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Il Giappone si prepara ad avere un nuovo premier: Fumio Kishida annuncia il ritiro

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida Diritti d'autore Philip Fong/AP
Diritti d'autore Philip Fong/AP
Di Michela MorsaEuronews Agenzie:  AP
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

L'attuale primo ministro ha dichiarato che non si ricandiderà alla leadership del suo partito, l'Ldp, che ha bisogno di un volto nuovo per allontanare l'ombra degli scandali di corruzione che hanno travolto il partito negli ultimi anni

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Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato, con una mossa a sorpresa mercoledì, che non si candiderà alle prossime votazioni per la leadership del suo partito che si terranno a settembre, aprendo la strada a un nuovo premier che guiderà il Paese fino alle elezioni legislative del 25 ottobre 2025.

Kishida è stato eletto presidente del suo Partito liberal democratico (Ldp) nel 2021 e il suo mandato triennale scade a settembre. Chiunque vinca il voto interno gli succederà come primo ministro, dal momento che Ldp controlla entrambe le camere del Parlamento.

Un nuovo volto è un'opportunità per il partito di dimostrare che sta cambiando in meglio, ha detto Kishida, aggiungendo che sosterrà il nuovo leader. "Dobbiamo mostrare chiaramente che l'Ldp è rinato", ha dichiarato Kishida in una conferenza stampa mercoledì. "Per mostrare un Ldp che cambia, il primo passo più ovvio è che io mi ritiri".

Colpito dagli scandali di corruzione che hanno travolto il partito, Kishida ha subito un forte calo dei consensi, scesi sotto il 20 per cento. Il più recente e più grave è quello che riguarda presunti fondi non dichiarati, più di 3 milioni di euro, raccolti in maniera irregolare agli eventi di raccolta fondi del partito negli ultimi cinque anni. La vicenda coinvolge più di ottanta deputati del'Ldp, per lo più appartenenti alla corrente del partito precedentemente guidata dall'ex primo ministro Shinzo Abe.

Un altro scandalo è scoppiato con l'assassinio dell'ex premier Abe nel luglio del 2022. Dalle indagini sull'attentato sono emersi i legami decennali e radicati dell'Ldp con la Chiesa dell'Unificazione, un gruppo religioso diffuso soprattutto negli Stati Uniti e in Asia orientale che ha milioni di membri ed è considerato da molti piuttosto simile a una setta.

Da quando è scoppiato l'ultimo scandalo, Kishida ha rimosso un certo numero di ministri e altri funzionari da incarichi esecutivi del partito, ha sciolto le fazioni interne che erano state criticate come fonte di politiche di favore e ha inasprito la legge sul controllo dei fondi politici. A gennaio sono state incriminate dieci persone, tra legislatori e loro assistenti.

Ma nonostante gli sforzi di Kishida, il sostegno al suo governo è diminuito. Le sconfitte nelle elezioni locali all'inizio dell'anno hanno eroso il suo peso politico e i legislatori dell'Ldp hanno espresso la necessità di un volto nuovo in vista delle prossime elezioni generali. Anche le gravi sconfitte nelle elezioni parziali dell'assemblea metropolitana di Tokyo a luglio hanno aumentato la spinta.

Ripristinare la fiducia

Per realizzare politiche in grado di affrontare situazioni difficili all'interno e all'esterno del Giappone, è fondamentale riconquistare la fiducia dei cittadini nella politica, ha affermato Kishida, che ha invitato gli aspiranti parlamentari del partito ad alzare la mano per candidarsi alla leadership e ad avere un dibattito politico attivo durante la campagna.

"Una volta deciso il nuovo leader, spero di vedere tutti uniti e di formare un dream team per realizzare una politica in grado di ottenere la comprensione dell'opinione pubblica", ha detto.

Kishida ha dichiarato di aver riflettuto a lungo sulle sue possibili dimissioni, ma di aver aspettato di poter mettere in campo le sue politiche chiave, tra cui una politica energetica che prevede il ritorno all'energia nucleare, un drastico rafforzamento militare per affrontare le minacce alla sicurezza nella regione e il miglioramento dei legami con la Corea del Sud, oltre a riforme politiche.

Le speculazioni sui potenziali candidati hanno riguardato diversi parlamentari di alto livello del partito, tra cui il segretario generale Toshimitsu Motegi, il ministro del Digitale Taro Kono, il ministro della Sicurezza economica Sanae Takaichi e il ministro degli Esteri Yoko Kamikawa.

Il vincitore sostituirà Kishida come presidente del partito e sarà approvato come nuovo primo ministro in un voto parlamentare subito dopo. I dirigenti dell'Ldp dovrebbero decidere la prossima settimana la data delle "primarie" del partito.

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