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Commissione Ue, la posizione di Meloni sulla possibile rielezione di von der Leyen

La premier italiana Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen
La premier italiana Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen Diritti d'autore AP Photo/Luca Bruno
Diritti d'autore AP Photo/Luca Bruno
Di Giorgia Orlandi
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Ogni voto conterà giovedì, quando la presidente uscente della Commissione Ue cercherà di convincere gli eurodeputati a concederle un secondo mandato. E dato che si tratta di un voto segreto, il risultato non è garantito

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Il dibattito sul voto di giovedì prossimo per la conferma della candidatura di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione Ue è particolarmente acceso nelle capitali europee. In particolare a Roma, dove la premier, Giorgia Meloni, è anche presidente del gruppo politico ECR, uno dei gruppi numerosi con diversi esponenti indecisi sul sostegno a von der Leyen.

La posizione di Meloni sul sostegno a von der Leyen

Alla fine di giugno Giorgia Meloni si è astenuta dal voto per sostenere la rielezione di von der Leyen. Recentemente ha dichiarato che, a prescindere dal suo doppio ruolo, vuole che la posizione dell'Italia sia riconosciuta. In altre parole, mira a garantire all'Italia un posto di primo piano nella Commissione Ue.

Ogni voto conterà giovedì, quando la presidente uscente della Commissione Ue cercherà di convincere gli eurodeputati a concederle un secondo mandato. E dato che si tratta di un voto segreto, il risultato non è garantito.

I dossier aperti che interessano l'Italia

Dal nuovo patto di stabilità alle politiche migratorie. Secondo gli analisti, la posta in gioco per l'Italia è talmente alta che il Paese deve preservare i buoni rapporti mantenuti con la Commissione Ue.

Secondo Gaetano Quagliariello, Direttore della School of Government, Università Luiss Roma, "oggi la Meloni deve competere con altre forze politiche di destra, quindi deve dimostrare di essere in grado di portare a casa il risultato".

"Ursula von der Leyen avrà sicuramente bisogno dei voti di Fratelli d'Italia - aggiunge Quagliarello - Penso che la Meloni sia in grado di influenzare almeno una parte dell'ECR. Visto che Orban e Vox hanno lasciato il gruppo, è più facile convincere chi è rimasto.

In questi tempi difficili, sia l'Italia che gli altri Paesi dell'Ue si trovano ad affrontare una maggiore responsabilità.

"Sia l'Italia che gli altri Paesi dell'Ue devono garantire che questo voto permetta alle istituzioni europee di essere pienamente operative - dice Antonio Parenti, Rappresentante della Commissione europea in Italia - Non dimentichiamo che il momento storico che stiamo affrontando è molto volatile. Abbiamo una guerra alle porte di casa e anche quello che è successo negli Stati Uniti pochi giorni fa ci fa capire che non stiamo attraversando un momento facile”.

Molto dipenderà dall'incontro di von der Leyen con i Conservatori e Riformisti in vista del voto di questa settimana.

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