Si attende per i nuovi colloqui in Egitto tra Hamas e Israele per trovare un accordo sulla liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco. Il World food program lancia l'allarme per la carenza di cibo nel nord della Striscia
Si attendono i progressi per i nuovi colloqui al Cairo per il raggiungimento di un accordo tra Hamas e Israele per la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco. Nella Striscia di Gaza, intanto, la situazione alimentare si fa sempre più grave.
I palestinesi, sopratutto nel nord, soffrono di gravi carenze alimentari che costringono alcune famiglie a saltare i pasti per sopravvivere. Alcuni residenti di Gaza hanno lamentato di non aver avuto verdure per settimane e di dover razionare il cibo che ricevono dagli enti di beneficenza.
Carestia nel nord della Striscia
Cindy McCain direttrice americana del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) ha detto che la zona settentrionale di Gaza, colpita duramente, si trova ora in una “vera e propria carestia” a causa delle severe restrizioni israeliane sulle consegne di cibo al territorio palestinese. Secondo McCain un cessate il fuoco e un aumento del flusso di aiuti attraverso le rotte terrestri e marittime è essenziale per affrontare la crescente catastrofe umanitaria a Gaza.
Il Wfp, che funge da osservatorio riconosciuto a livello internazionale per le crisi alimentari, ha dichiarato a marzo che il nord di Gaza era sull'orlo della carestia e che probabilmente l'avrebbe vissuta a maggio.
Da marzo, il nord di Gaza non ha ricevuto nulla di simile agli aiuti necessari per evitare la carestia, ha dichiarato all'Associated Press un funzionario umanitario dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (UsAid). Il prossimo aggiornamento del gruppo di esperti non avverrà prima dell'estate.