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Guerra a Gaza: proteste degli studenti dagli Usa all'Europa, decine di arresti

manifestazione studenti contro la guerra a Gaza
manifestazione studenti contro la guerra a Gaza Diritti d'autore Paul Zinken/DPA.de/AP
Diritti d'autore Paul Zinken/DPA.de/AP
Di Euronews
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Decine di persone sono state arrestate negli ultimi giorni negli Stati Uniti durante le proteste degli studenti universitari contro la guerra a Gaza e il sostegno finanziario e militare a Israele. Scontri anche a Roma, Parigi e Berlino

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Dagli Stati Uniti all'Europa, si allarga la proteste degli studenti a sostegno al popolo palestinese e contro gli accordi tra istituti universitari e Israele. Agitazioni sono state registrate a Berlino e Parigi, mentre aumenta il numero di universitari statunitensi arrestati. 

Studenti romani in agitazione permanente

A Roma, dopo le proteste delle scorse settimane, gli studenti dell'università La Sapienza hanno annunciato un'agitazione permanente fino a quando non incontreranno la rettrice  Antonella Polimeni. "Vogliamo discutere democraticamente con la governance della nostra università nel merito degli accordi di collaborazione con università israeliane e con l'industria militare, e richiedere direttamente e pubblicamente, davanti a tutte, la recisione dei suddetti accordi", scrivono gli universitari romani. Un folto gruppo di studenti dei collettivi ha partecipato alle manifestazioni del 25 aprile nella Capitale e per lunedì 29 è attesa una nuova assemblea.

Sgomberati gli accampamenti dei filo-palestinesi a Berlino

La polizia di Berlino si è mossa venerdì per sgomberare l'accampamento di manifestanti filo-palestinesi, allestito da diverse settimane nei pressi dell'edificio della Cancelleria. Nonostante la "popolazione permanente" dell'accampamento fosse di circa 20 persone, altre decine sono arrivate per resistere all'operazione di polizia. I media locali riferiscono di circa 75 persone arrestate. Una manifestazione di pro-palestinesi è attesa a Potsdamer Platz sabato mattina.

Sciences Po occupata a Parigi

A Parigi, gli studenti del prestigioso istituto di studi politici Sciences Po sono entrati in azione per bloccare l'ingresso del campus con bidoni della spazzatura, oggetti di legno e metallo e una bicicletta. Circa cinquanta persone sono rimaste nell'edificio durante la notte, sfidando gli ordini del personale dell'Università. Venerdì pomeriggio la polizia ha dovuto separarli da una manifestazione pro-israeliana inscenata nel quartiere. Gli studenti affermano di essersi ispirati, almeno in parte, alle loro controparti statunitensi.

Oltre 40 arresti a Denver, la Columbia vieta l'ingresso a un leader della protesta

Negli Stati Uniti, da molti giorni sono in corso azioni pro-palestinesi nelle università di tutto il Paese. I manifestanti hanno allestito campi nei campus, chiedendo al governo di smettere di sostenere Israele. Le università coinvolte hanno dovuto cancellare le lezioni e le cerimonie di laurea, in molti casi è stata chiamata la polizia e centinaia di persone sono state arrestate.

Venerdì , durante una protesta a Denver, in Colorado, la polizia antisommossa è intervenuta arrestando circa quaranta manifestanti. La Columbia University a New York City ha vietato l'ingresso al campus a uno dei leader delle proteste, Khymani James. "I sionisti non meritano di vivere", avrebbe detto James durante un comizio pubblicato poi sui social. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato venerdì che le proteste stesse sono "un segno distintivo della democrazia americana", ma ha sottolineato che gli studenti tendono a trascurare i crimini di Hamas.

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