La Russia ha posto il veto alla risoluzione sul monitoraggio dell'Onu sul rispetto delle sanzioni a Pyongyang. Dura reazione di Stati Uniti, Ucraina e Regno Unito
La Russia ha posto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite promossa dagli Stati Uniti e che avrebbe esteso il mandato per il gruppo di esperti Onu che monitorano l'attuazione delle sanzioni contro la Corea del Nord, soprattutto per quanto riguarda le armi nucleari. Il mandato scade dopo il 30 aprile. Il voto in seno al Consiglio dei 15 membri è stato di 13 favorevoli, Russia contraria e Cina astenuta.
Mosca: "Sanzioni distaccate dalla realtà"
Secondo l'ambasciatore russo all'Onu, le sanzioni internazionali contro Pyongyang stanno perdendo la loro rilevanza e sono distaccate dalla realtà. In passato, la Russia non ha mai bloccato il lavoro del gruppo di esperti e si è opposta al programma nucleare della Corea del Nord.
Accuse di traffico di armi tra Russia e Nord Corea
Paesi come Regno Unito, Ucraina e Stati Uniti sostengono che il veto è una prova del traffico di armi tra Pyongyang e Mosca. Secondo il vice ambasciatore Usa all'Onu Robert Wood, si tratta del tentativo di un membro del Consiglio di "mettere a tacere indagini obiettive e indipendenti" sulle violazioni delle sanzioni da parte della Corea del Nord. "La comunità internazionale dovrebbe appoggiare il popolo ucraino che difende la propria libertà e indipendenza contro la brutale aggressione della Russia", ha detto il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, parlando di un'azione "sconsiderata" da parte di Mosca.
La chiusura del gruppo di esperti non significa la revoca delle sanzioni. Ma impedirà alle Nazioni Unite di ricevere aggiornamenti e informazioni sulle attività sanzionate della Corea del Nord.