Medio Oriente, attacchi contro siti Houthi: Usa promettono di rispondere all'Iran

Attacchi usa contro gli Houthi
Attacchi usa contro gli Houthi Diritti d'autore Captura de vídeo de AP.
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Di Ilaria CicinelliEuronews
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La crisi in Medio Oriente si acuisce dopo i numerosi attacchi di Stati Uniti e Regno Unito contro i siti Houthi in Yemen e le milizie filo iraniane in Iraq e Siria dei giorni scorsi. Washington ha promesso una risposta decisa in caso di un attacco diretto da Teheran

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Gli Stati Uniti hanno avvertito l'Iran e le milizie da questo armate e finanziate della possibilità di condurre altri attacchi dopo quelli effettuati tra venerdì e domenica se le forze statunitensi nel Medio Oriente continueranno a essere prese di mira. 

Nella notte tra domenica e lunedì gli Usa sono tornati ad attaccare, colpendo 5 missili dei ribelli Houthi in Yemen.

Gli Usa avvisano l'Iran: "Risposta rapida in caso di attacco"

Secondo quanto dichiarato da Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Joe Biden, gli Usa non vogliono una "campagna militare più ampia" in tutta la regione ma intendono intraprendere ulteriori attacchi. Dietro a questa decisione c'è la volontà da parte di Washington di far capire che risponderà "quando le forze del Paese vengono attaccate o il popolo viene ucciso".

"Siamo pronti ad affrontare tutto ciò che qualsiasi gruppo o Paese cercherà di fare con noi", ha dichiarato Sullivan. L'Iran dovrebbe aspettarsi "una risposta rapida e vigorosa" se scegliesse di rispondere direttamente contro gli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno attribuito l'attacco alla base Torre 22 in Giordania del 28 gennaio scorso alla Resistenza islamica in Iraq, una coalizione di milizie sostenute dall'Iran. Teheran ha cercato di prendere le distanze dall'attacco, affermando che le milizie agiscono indipendentemente dalla sua direzione. Le forze Usa hanno colpito 85 obiettivi delle milizie filo-iraniane in Iraq e Siria.

Gli Houthi promettono di rispondere agli attacchi statunitensi

Sullivan ha lanciato l'avvertimento durante una serie di interviste in televisione dopo che sabato gli Usa e la Gran Bretagna hanno colpito 36 obiettivi Houthi nello Yemen. Gli attacchi statunitensi nella notte di domenica hanno colpito in sei province dello Yemen tenute dai ribelli, compresa Sanaa, la capitale.

L'esercito statunitense non ha al momento alcuna conferma delle vittime civili di questi attacchi, ha detto Sullivan. "Quello che sappiamo è che gli obiettivi colpiti erano assolutamente validi dal punto di vista del contenimento degli armamenti e del personale che stavano attaccando le forze americane. Quindi, siamo fiduciosi negli obiettivi che abbiamo colpito". 

"Questi attacchi non scoraggeranno le forze yemenite e la nazione dal mantenere il loro sostegno ai palestinesi di fronte all'occupazione e ai crimini sionisti", ha dichiarato il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree. "Gli attacchi aerei degli aggressori non resteranno senza risposta".

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