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"Nessun cessate il fuoco": le parole di Netanyahu a un mese dall'attacco di Hamas

Un mese dall'attacco di Hamas
Un mese dall'attacco di Hamas Diritti d'autore Mohammed Dahman/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Mohammed Dahman/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Di Isidoro Patalano
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"Nessun cessate il fuoco" annuncia di Benjamin Netanyahu a un mese dall'attacco di Hamas. Il premier israeliano ha detto che non ci sarà tregua senza il rilascio degli ostaggi. Intanto la situazione a Gaza è drammatica. Il segretario dell'Onu ha definito la Striscia un "cimitero per bambini"

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A un mese dall'attacco di Hamas la situazione nella regione è gravissima. Le forze israeliane hanno raso al suolo gran parte della Striscia di Gaza - il ministero della Sanità di Hamas afferma che oltre 10 mila sono le vittime di cui oltre 4.000 bambini e 2.640 donne. Più di 150 persone sono state uccise, invece, nella Cisgiordania occupata nello stesso periodo.

Più di 1.400 persone in Israele sono state uccise, la maggior parte delle quali nell'attacco di Hamas del 7 ottobre che ha dato inizio ai combattimenti, e 242 ostaggi sono stati portati da Israele a Gaza dal gruppo militante.

"Nessun cessate il fuoco"

Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele avrà "la responsabilità generale della sicurezza" a Gaza "per un periodo indefinito" dopo la guerra con Hamas. In un'intervista all'emittente americana Abc News, il premier israeliano ha descritto il piano per il controllo della regione in cui vivono circa 2,3 milioni di palestinesi. 

Netanyahu ha comunque annunciato che non ci sarà un cessate il fuoco, ma si è detto disponibile a "piccole pause" negli attuali combattimenti per facilitare il rilascio degli ostaggi. Ha escluso la tregua senza il rilascio degli oltre 240 prigionieri sequestrati da Hamas nel suo raid dello scorso 7 ottobre in Israele.

Lunedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in una telefonata con Netanyahu ha sollevato il problema sulla necessità di pause umanitarie, ma non è stato raggiunto alcun accordo, ha dichiarato la Casa Bianca.

Il queste settimane il Segretario generale dell'Onu ha più volte fatto appello per uno stop agli attacchi. Lunedì Antonio Guterres ha detto che "nessuno è sicuro a Gaza" che è diventata un "cimitero per bambini".

"Gaza sta diventando un cimitero di bambini. Secondo quanto riferito, centinaia di ragazze e ragazzi vengono uccisi o feriti ogni giorno. In un periodo di quattro settimane sono stati uccisi più giornalisti che in qualsiasi altro conflitto negli ultimi tre decenni. Sono stati uccisi più operatori umanitari delle Nazioni unite che in qualsiasi periodo simile nella storia della nostra organizzazione". 

"Gaza sta diventando un cimitero di bambini
Antonio Guterres
Segretario generale dell'Onu

"Le parti in conflitto e la comunità internazionale - ha aggiunto - si trovano ad affrontare una responsabilità immediata e fondamentale: fermare la sofferenza collettiva disumana ed espandere drasticamente gli aiuti umanitari a Gaza”.

Riaperto il valico di Rafah, ma le operazioni Israeliane si intensificano

Nelle scorse ore le forze israeliane hanno intensificato la loro campagna nella Striscia e hanno accerchiato Gaza City.

Il valico di Rafah al confine con l'Egitto è stato riaperto nelle scorse ore per permettere l'uscita di stranieri e cittadini con doppia nazionalità dalla Striscia. Le evacuazioni erano state sospese venerdì quando un'ambulanza era stata colpita da un attacco israeliano.

Edifici distrutti a Rafah, Gaza, da bombardamenti israeliani
Edifici distrutti a Rafah, Gaza, da bombardamenti israelianiHatem Ali/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

Da mercoledì circa 1.100 persone hanno lasciato la Striscia di Gaza attraverso il varco, in base a un apparente accordo tra Stati Uniti, Egitto, Israele e Qatar, che fa da mediatore con Hamas.

Nel frattempo i militanti di Hamas in Libano hanno dichiarato di aver lanciato 16 razzi verso Israele e i ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran, hanno detto di aver lanciato un nuovo attacco con i droni.

Le foto degli ostaggi israeliani

Lunedì sera le immagini degli ostaggi israeliani sono state proiettate sulle mura della Città Vecchia di Gerusalemme.

Le foto degli ostaggi israeliani proiettati sulle mura della città vecchia di Gerusalemme
Le foto degli ostaggi israeliani proiettati sulle mura della città vecchia di GerusalemmeLeo Correa/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

Più di 240 israeliani sonostati rapiti da Hamas durante il raid del 7 ottobre nei kibbutz e postazioni militari israeliane al confine con la Striscia di Gaza, nel sud di Israele. Al momento solo cinque persone sono state rilasciate.

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