Gaza, incursione israeliana via terra, l'invasione incombe. Nuovi bombardamenti nel sud

Palestinesi seppelliscono i morti dei bombardamenti israeliani a Khan Younis
Palestinesi seppelliscono i morti dei bombardamenti israeliani a Khan Younis Diritti d'autore MOHAMMED ABED/AFP or licensors
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Di Euronews
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Israele ha effettuato delle “operazioni mirate” con i carri armati a Gaza. L'esercito avrebbe preso di mira alcune postazioni anticarro in un operazione che sembra far presagire l'invasione imminente. Nuovi bombardamenti nel sud della Striscia

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Si intravede all'orizzonte, sempre più vicina, l'invasione terrestre di Gaza. Avanguardie di carri armati israeliani sarebbero penetrati nella Striscia. "Durante la notte, l'esercito ha effettuato un raid mirato con i carri armati nel nord della Striscia di Gaza, come parte dei preparativi per le prossime fasi del combattimento", ha dichiarato un portavoce militare israeliano. I soldati “hanno lasciato la zona” al termine dell'operazione, ha aggiunto.

Dalle operazioni di Israele, che avrebbe preso di mira anche alcune postazioni anticarro, sembra incombente l'invasione di Gaza, nonostante gli avvertimenti internazionali contro un'operazione che rischia di peggiorare una situazione umanitaria già critica nel territorio palestinese.

“Stiamo preparando l'invasione di terra”, ha detto la sera del 25 ottobre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. L'incursione avrebbe dunque avuto anche la funzione di preparare i soldati alle prossime fasi di combattimento.

I pesanti bombardamenti israeliani non si sono fermati con il numero delle vittime palestinesi che avrebbe superato ormai le 6mila persone, secondo il ministero della Sanità di Gaza. In migliaia di persone sarebbero inoltre disperse sotto le macerie. Un bilancio catastrofico che si aggraverà ancora di più se i soldati di Israele entreranno nella Striscia. 

Vantandosi di "far piovere fuoco infernale su Hamas" e di uccidere "migliaia di terroristi", Netanyahu ha detto che il suo gabinetto di guerra e i militari avrebbero determinato i tempi dell'offensiva di terra.

Parlando al Cairo, il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito: "Un intervento massiccio che metterebbe a rischio la vita dei civili sarebbe un errore".

La situazione più grave di ora in ora, nuovi bombardamenti nel sud della Striscia

Mentre il numero esatto delle vittime non è certo, perché al momento è impossibile verificare le informazioni in maniera indipendente, la profondità della sofferenza di milioni di persone non è in discussione. Interi quartieri sono stati rasi al suolo, i chirurghi degli ospedali sopraffatti dal numero di feriti e dalla mancanza di risorse eseguono procedure senza anestesia e i furgoni dei gelati sono diventati obitori improvvisati. 

"Non stanno facendo la guerra ad Hamas, stanno facendo la guerra ai bambini", ha accusato un residente di Gaza, Abu Ali Zaarab, dopo che la sua casa di famiglia è stata bombardata nella città meridionale di Rafah. "È un massacro." Rafah si trova a sud della Striscia, al confine con l'Egitto, dove Israele aveva invitato i palestinesi a evacuare, ma le bombe continuano a seminare distruzione anche nel sud. 

Un nuovo attacco aereo ha preso di mira anche Khan Younis, sempre nel sud di Gaza, nella mattinata del 26 ottobre.

Circa 1,4 milioni di persone, più della metà della popolazione di Gaza, sono state sfollate, secondo le Nazioni Unite. L'Onu afferma che 12 dei 35 ospedali del territorio hanno chiuso a causa di danni o carburante insufficiente. Israele ha tagliato i normali corridoi di approvvigionamento di Gaza per acqua, cibo e altre necessità, e meno di 70 camion di soccorso sono entrati nel territorio dall'inizio della guerra. Nessuno dei carichi di aiuti umanitari conteneva carburante. La media di camion di aiuti che entrava a Gaza prima dello scoppio del conflitto era di 100 al giorno. 

La violenza ha subito un'impennata anche nella Cisgiordania occupata, dove le autorità locali hanno detto che più di 100 palestinesi erano stati uccisi, nelle incursioni delle truppe israeliane o negli scontri con i coloni israeliani. Altre 1200 persone circa sarebbero detenute dalle forze israeliane.

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