Egitto, il summit per la pace in Medio Oriente. Al Sisi: "Due Stati, ora"

Summit in Egitto
Summit in Egitto Diritti d'autore Presidência egípcia via AP
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Di Debora Gandini
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Mentre Bruxelles ha affermato che un assedio totale è contrario al diritto internazionale, il presidente palestinese Mahmūd Abbās ha ribadito che il suo popolo non lascerà mai la propria terra

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Un summit in Egitto per la pace in Medio Oriente. Leader e alti funzionari provenienti da decine di paesi (tra cui Giordania, Francia, Germania, Russia, Cina, Regno Unito, Stati Uniti, Qatar e Sud Africa), insieme a funzionari delle Nazioni Unite e dell'Unione europea si sono riuniti al Cairo. Un incontro per discutere le modalità per “allentare” la guerra tra Israele e Hamas.

Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha sottolineato che "L'Ue afferma, senza alcun dubbio, l'importanza di proteggere i civili e proteggere le infrastrutture civili, sempre, ovunque e in ogni momento. 

"Affermiamo il diritto di Israele a difendersi. Questo diritto alla difesa deve essere realizzato in conformità con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. E' nostro dovere lavorare insieme per evitare un’escalation del conflitto nella regione, e porre fine alla violenza. Questa deve essere la nostra ambizione comune e in questo senso penso che questo incontro sia importante: abbiamo un dovere, abbiamo una responsabilità", ha detto Michel, ricordando che la necessità ora è "di impegnarci al massimo per andare verso una soluzione duratura, una soluzione duratura che deve basarsi sulla soluzione di due Stati. "

Mentre Bruxelles ha affermato che un assedio totale è contrario al diritto internazionale, il presidente palestinese Mahmūd Abbās ha ribadito che il suo popolo non lascerà mai la propria terra, condannando l’aggressione e l’ostilità dello stato ebraico. 

Il presidente palestinese non ha mancato di condannare "l’uccisione di civili da entrambe le parti» e invocare "il rilascio degli ostaggi da entrambe le parti". 

Al Sisi: "il summit sia l’inizio dei lavori per la soluzione dei due Stati"

Nel frattempo, la maggioranza degli altri leader ha ribadito che la soluzione al conflitto debba essere quella dei due Stati, tra questi anche Meloni e il padrone di casa, il presidente dell’Egitto Abdel Fattah al Sisi. 

Il Cairo ha anche rinnovato il rifiuto dell’Egitto allo spostamento forzato dei palestinesi, condannando "con assoluta fermezza il prendere di mira, l’uccisione o l’intimidazione di tutti i civili". "Bisogna prevenire l’allargamento del conflitto che può mettere a rischio la stabilità della regione, ripartire il processo di pace. Serve il ritorno al tavolo di negoziazione per un cessate il fuoco e l’applicazione della soluzione di due Stati che convivono pacificamente fianco a fianco, nel rispetto del diritto internazionale".

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