Migliaia di persone si sono schierate fuori dallo stadio di Niamey per registrarsi come combattenti volontari
Una delegazione dell'Ecowas, Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale, è giunta in Niger per un ultimo sforzo diplomatico finalizzato al raggiungimento di una soluzione pacifica con i soldati ribelli, che hanno esautorato il presidente del Paese, Bazoum.
L'organizzazione si è detta ancora una volta pronta ad impegnarsi in un intervento armato e si è riunita nella capitale ghanese, Accra, per mettere a punto i dettagli di una potenziale operazione militare.
La delegazione della Comunità degli Stati africani è stata spalleggiata dal rappresentante speciale delle Nazioni Unite per l'Africa occidentale e il Sahel, Leonardo Santos Simao, arrivato anch'egli a dar manforte, nel tentativo di facilitare una soluzione alla crisi.
Nigerini arruolabili
Nel frattempo, migliaia di persone si sono schierate fuori dallo stadio di Niamey per registrarsi come combattenti volontari o aiutare con altre necessità, nel caso in cui la giunta nigerina richieda supporto contro un possibile intervento militare da parte dei Paesi dell'area.
"Voglio davvero sostenere i nostri militari - dice Abdoulaye Cissé, calciatore - motivo per cui sono stato coinvolto in questa lotta".
"Sono qui per il reclutamento per diventare un buon soldato per il mio Paese", afferma invece Ismail Hassan, volontario.
Anche Mali e Burkina Faso intimano di voler considerare un atto di guerra qualsiasi intervento militare in Niger.