È quanto chiedono i soldati al fronte: "siamo in grado di formare le nuove reclute, ma abbiamo bisogno di nuovi armamenti"
Mentre al summit della Nato di Vilnius le dichiarazioni circa le armi a Kiev si alternano, sul fronte i soldati non capiscono perché gli alleati tergiversino su nuovi e più efficaci sistemi d'arma. Oltre ad una tempistica precisa per l'Ucraina nell'alleanza atlantica.
Dice un ufficiale della 59esima brigata ucraina: "Abbiamo imparato a usare i sistemi d'arma e potremmo formare e reclute, ma abbiamo bisogno di armi. Sarebbeo un enorme aiuto per noi e per le truppe al fronte".
Le prime ondate di soldati ucraini sarebbero ormai in grado di formare nuove reclute, ma l'invio di armi dall'occidente si deve intensificare.
Un soldato che non vuole rivelare la sua identità afferma: "Penso che sia giusto usare tutti i tipi di armi per difenderci dall'invasore. Non stiamo combattendo sul loro territorio, stiamo difendendo il nostro e vogliamo liberarlo. Vogliamo respingere il nemico oltre il confine, vogliamo scacciare il male e fare in modo che non facciano più quello che vogliono sul nostro territorio".
La comunicazione della Nato è spesso deficitaria. Le truppe sul terreno continuano a chiedere armi per sconfiggere l'invasore e ricacciarlo oltre confine anche se non è la Nato che fornsce armi, ma i paesi alleati dell'Ucraina, singolarmente.