Il capo dell'intelligence francese: i pericoli vengono da ultradestra, ultrasinistra e ecoterroristi

Gli attivisti dell'estrema destra disturbano il consiglio comunale di Saint-Brevin-les-Pins.
Gli attivisti dell'estrema destra disturbano il consiglio comunale di Saint-Brevin-les-Pins. Diritti d'autore AFP
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Di Euronews - Edizione italiana: Cristiano Tassinari Agenzie:  AFP
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

I recenti episodi di minacce e violenze nei confronti di alcuni sindaci indicano che i gruppi dell'estrema destra stanno diventando più forti e più pericolosi. Ma secondo il numero 1 dei servizi segreti di Parigi, l'allarme arriva anche dall'estrema sinistra e dai gruppi ambientalisti

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Al di là degli  "émeutes" delle scorse settimane, dopo la morte di Nahel, il 17enne ucciso da un agente di polizia a Nanterre, il più alto funzionario dell_'intelligence_ francese ha avvertito della "preoccupante recrudescenza" delle azioni violente dell'ultradestra.

"Dalla primavera scorsa abbiamo assistito ad una preoccupante recrudescenza di azioni violente e intimidazioni da parte dell'ultradestra, alcune delle quali rappresentano una chiara rottura con il quadro democratico", ha sottolineato Nicolas Lerner, Direttore Generale della sicurezza interna francese (DGSI), in un'intervista al quotidiano "Le Monde".

**Le minacce ai sindaci "pro-migranti"

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Lerner, a capo della DGSI dal 2018, ha sottolineato, in particolare, gli attacchi al sindaco di Saint-Brevin-les-Pins, Yannick Morez, che si è dimesso a fine aprile dopo che la sua casa è stata incendiata, e al primo cittadino di Callac, dove l'installazione di centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati è stata contestata violentemente dall'estrema destra. Progetto immediatamente cancellato, in gennaio, dal sindaco Jean-Yves Rolland e dal consiglio comunale, dopo le minacce ricevute.
Anche al sindaco di Saint-Brevin-les-Pins è stato contestato il progetto di un centro d'accoglienza per migranti.

Il capo dei servizi segreti francesi è preoccupato, dice, per "la banalizzazione dell'uso della violenza e la tentazione di cercare di imporre le proprie idee attraverso la paura o l'intimidazione" nel movimento di ultradestra, che "conta circa 2.000 persone".

Dal 2017, sono stati sventati dieci attacchi terroristici pianificati dall'ultradestra, ha sottolineato Nicolas Lerner.

**Ma anche l'ultrasinistra e gli eco-terroristi...

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Per quanto riguarda il movimento di ultrasinistra, l'uso delle sue "modalità di azione" sulle questioni ambientali, come la protesta contro i megabacini di stoccaggio dell'acqua a Sainte-Soline o i lavori per la linea ferroviaria TAV Lione-Torino, "è motivo di preoccupazione".

"La lotta contro il riscaldamento globale è una battaglia legittima che merita di essere combattuta con determinazione. Ma con i mezzi consentiti in una democrazia", ha sottolineato Lerner.

Il capo dell'intelligence di Parigi si è rammaricato del fatto che "per alcuni, questa richiesta è un pretesto per attaccare i simboli dello Stato, le forze dell'ordine e tutto quello che chiamano il 'sistema'".

Tuttavia, Lerner non approva il termine "ecoterroristi" usato del ministro degli Interni francese, Gérald Darmanin, spiegando che "nessuna azione" di natura terroristica è stata commessa in nome della causa ambientale negli ultimi anni, anche se ha assicurato che le agenzie rimangono "vigili" di fronte a "ideologie che legittimano e teorizzano l'uso di azioni violente".

E il terrorismo islamico?

Per quanto riguarda il rischio di terrorismo islamico, Lerner ha spiegato che sta monitorando sempre più "individui radicalizzati che vivono in Europa o in Asia centrale", invitati ad agire da "organizzazioni terroristiche in Siria e, sempre più spesso, in Afghanistan".

Gli ultimi due casi: a dicembre, due giovani "radicalizzati", uno di nazionalità russa e l'altro di nazionalità tagika, sono stati incriminati e incarcerati perché sospettati di preparare azioni terroristiche sul territorio francese.

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