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Prima volta del Papa alla Biennale di Venezia: "Liberare il mondo da disuguaglianze e aporofobia"

Papa Francesco
Papa Francesco Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Gregorio Borgia/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Fortunato Pinto
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Per la prima volta un Papa ha fatto visita all'esposizione nella Laguna. Francesco ha incontrato anche le detenute del carcere della Giudecca dove è stato allestito il padiglione del Vaticano. L'attesa messa in piazza San Marco

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Domenica mattina Papa Francesco ha raggiunto Venezia in elicottero. Il Pontefice ha incontrato come primo gesto le donne detenute nel carcere della Giudecca, poi ha visitato il padiglione del Vaticano alla Biennale di Venezia, intitolato "Con i miei occhi", allestito proprio nell'istituto penitenziario. 

Presenti con il Papa, il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione e curatore del padiglione, e poi il ministro della giustizia Carlo Nordio, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

Alle 11 l'attesa messa in piazza San Marco.

Francesco alle detenute: "Tutti abbiamo commesso errori, anche io"

Accompagnato dal Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, Bergoglio ha incontrato le detenute della Giudecca. "Il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza", ha detto il Papa.

"Ho desiderato incontrarvi all'inizio della mia visita a Venezia per dirvi che avete un posto speciale nel mio cuore. Vorrei, perciò, che vivessimo questo momento non tanto come una 'visita ufficiale' del Papa, quanto come **un incontro in cui, per grazia di Dio, ci doniamo a vicenda tempo, preghiera, vicinanza e affetto fraterno.**Oggi tutti usciremo più ricchi da questo cortile, forse chi uscirà più ricco sarò io, e il bene che ci scambieremo sarà prezioso", ha poi detto il pontefice.

Salutando le detenute, il Papa ha rimarcato: "Non dimentichiamo che tutti abbiamo errori di cui farci perdonare e ferite da curare, io anche, e che tutti possiamo diventare guariti che portano guarigione, perdonati che portano perdono, rinati che portano rinascita". Le detenute hanno donato a Bergoglio prodotti che realizzano nei laboratori del carcere, tra cui saponi naturali e una nuova papalina bianca, che il Papa ha subito indossato.

Francesco: il primo Papa alla Biennale

Bergoglio è un Papa che collezione prime volte. Il prossimo giugno è atteso al G7 sull'intelligenza artificiale, domenica è stata la prima volta che un Santo Padre ha fatto visita alla Biennale di Venezia. "Il mondo ha bisogno di artisti. Lo dimostra la moltitudine di persone di ogni età che frequentano luoghi ed eventi d'arte", ha detto il Papa incontrando gli artisti davanti al padiglione del Vaticano. 

"Vi confesso che accanto a voi non mi sento un estraneo: mi sento a casa. E penso che in realtà questo valga per ogni essere umano, perché, a tutti gli effetti, l'arte riveste lo statuto di 'città rifugio', - ha continuato Francesco - una città che disobbedisce al regime di violenza e discriminazione per creare forme di appartenenza umana capaci di riconoscere, includere, proteggere, abbracciare tutti. Tutti, a cominciare dagli ultimi".

Chiedendo agli artisti di fare "rete" e di collaborare per liberare il mondo da razzismo,  xenofobia, disuguaglianza e aporofobia, "il terribile neologismo che significa fobia dei poveri", il Papa ha di immaginare "città che ancora non esistono sulla carta geografica: città in cui nessun essere umano è considerato un estraneo. È per questo che quando diciamo 'stranieri ovunque', (il titolo della 60esima edizione della Biennale di Venezia, ndr) stiamo proponendo 'fratelli ovunque'".

Francesco parla del dolore delle donne e di  Khalo, Kent e Bourgeois

"Nessuno ha il monopolio del dolore umano, ma ci sono una gioia e una sofferenza che si uniscono nel femminile in una forma unica e di cui dobbiamo metterci in ascolto, perché hanno qualcosa di importante da insegnarci", ha detto il Papa che ha poi citato Frida Khalo, Corita Kent o Louise Bourgeois. "Mi auguro con tutto il cuore che l'arte contemporanea possa aprire il nostro sguardo, aiutandoci a valorizzare adeguatamente il contributo delle donne, come coprotagoniste dell'avventura umana". Dopo la visita al padiglione, il Papa si è diretto alla Basilica della Madonna della Salute per incontrare circa 1700 giovani della diocesi.

Papa: "Venezia potrebbe cessare di esistere"

"Questa città costruita sulle acque, e riconosciuta per questa sua unicità come uno dei luoghi più suggestivi al mondo. Venezia è un tutt'uno con le acque su cui sorge, e senza la cura e la salvaguardia di questo scenario naturale potrebbe perfino cessare di esistere", ha detto il Papa sottolineando la situazione delicata che vive la città, ponendo l'attenzione anche sulle emergenze climatiche che hanno colpito la città nei mesi scorsi.

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