In alcune aree del Vecchio Continente la situazione è già di crisi, nonostante l'estate non sia ancora comuninciata
Quasi un terzo del territorio dell'Europa è attualmente colpito dalla siccità e il 10% del continente è già in una situazione di crisi. Come nel caso di parte della Francia meridionale. Nel dipartimento del Gard, la prefettura ha attivato il massimo livello di allerta, introducendo restrizioni all'utilizzo di acqua già dallo scorso mese di maggio.
In alcune aree precipitazioni dimezzate rispetto alla media
"Siamo molto preoccupati e lo siamo dall'inizio dell'anno - spiega Sébastien Ferra, della direzione dipartimentale del Territorio e del Mare -, perché è dal mese di settembre che registriamo un deficit di precipitazioni di circa il 40-50%. Nonostante i temporali delle ultime tre settimane, la situazione è ancora preoccupante. Le piogge non bastano a ricaricare i fiumi e le falde acquifere".
Ai residenti delle zone colpite è stato vietato di riempire le piscine ed è stato chiesto di limitare fortemente l'irrigazione dei giardini. L'utilizzo di acqua nei campi coltivati è consentita solo di notte, per evitare l'evapotraspirazione.
Nella Francia meridionale restrizioni all'uso di acqua già da aprile
Una situazione anormale, figlia dei cambiamenti climatici, come constatato da Benoît Trichot, sindaco di Montclus: "In passato ci sono state grandi siccità. Ma ora ci rendiamo conto che le temperature sono sempre più alte, che succede sempre più spesso e soprattutto che le falde acquifere si abbassano. Siamo perciò di fronte ad una realtà, la stiamo toccando con mano e possiamo vedere che c'è un cambiamento reale da fare in futuro. Stiamo cercando di coinvolgere il maggior numero di persone possibile, per aumentare la consapevolezza della popolazione".
Il 2022 è stato l'anno più caldo mai registrato in Francia. Tuttavia, il livello di crisi per le restrizioni idriche è stato raggiunto solo nel mese di luglio. Quest'anno, l'inizio precoce della siccità ha fatto sì che le stesse restrizioni siano scattate già ad aprile in alcune zone del Gard e a maggio in quasi tutto il dipartimento. E le autorità locali si stanno preparando per fronteggiare un'estate che potrebbe risultare particolarmente avara di precipitazioni.