Grecia, i conservatori confermano: nessuna coalizione

Le prime pagine dei giornali greci all'indomani delle elezioni
Le prime pagine dei giornali greci all'indomani delle elezioni Diritti d'autore Thanassis Stavrakis/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Euronews
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Probabile il ritorno alle urne tra fine giugno e inizio luglio in Grecia, dopo che i conservatori hanno sfiorato, senza ottenerla, la maggioranza assoluta dei seggi

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 "Un terremoto politico". Così il premier uscente Kyriakos Mitsotakis, leader del partito Nea Dimokratia, ha definito quello che rappresenta il miglior risultato conseguito dai conservatori in Grecia dal 2007. Che con il 40,79% dei voti hanno superato di oltre 20 punti percentuali il principale movimento di opposizione, Syriza, guidato dall'ex premier Alexis Tsipras. Il partito di sinistra si è fermato infatti al 20,07. Al terzo posto i socialisti del Pasok, che ottengono l'11,46%, giovando del calo di Syriza e migliorando il risultato particolarmente deludente del 2019 (all'epoca il partito uscì dalle urne con un misero 8%).

Delude Syriza, crescono il Pasok e i comunisti. Estrema destra in Parlamento

Soddisfatto del risultato è anche il Partito comunista greco (Kke) che aumenta in questa tornata i consensi, ottenendo il 7,21% rispetto al 5,30% di quattro anni fa. Un leggero incremento dei voti va anche a Soluzione greca (Elliniki lisi), partito di estrema destra che entra in Parlamento con il 4,45% (nel 2019 aveva ottenuto il 3,70%).

Non riesce invece a superare la soglia di sbarramento Diem25, il partito fondato dall'ex ministro delle Finanze Yannis Varoufakis, che si ferma al 2,62% e registra un calo nei consensi rispetto al 3,44% ottenuto quattro anni fa. Il tutto in un contesto di affluenza decisamente bassa alle urne: si è recato ai seggi solamente il 60% degli aventi diritto.

Nea Dimokratia conferma: niente coalizione

Nea Dimokratia ottiene così 146 seggi nel Parlamento composto da 300 parlamentari. Un ottimo risultato che però non basta ad ottenere una maggioranza autonoma, in grado di sostenere un governo senza allearsi con altre formazioni politiche. In base a quanto previsto dalla Costituzione, ora si aprirà il ciclo delle consultazioni e la presidente assegnerà un mandato esplorativo, di massimo tre giorni, a ciascun segretario dei primi tre partiti. 

Mitsotakis, però, ha già chiarito di non volere costruire alleanze, in modo da tornare al voto a fine giugno con un diverso sistema elettorale che gli farà permetterà probabilmente di ottenere una maggioranza autonoma. Salvo sorprese, dunque, le nuove elezioni si terranno il 25 giugno (o il 2 luglio, nel caso in cui le consultazioni dovessero risultare particolarmente lunghe).

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