Confine turco-siriano, decine di persone in coda per rientrare in Siria

Confine turco-siriano
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Di Anelise Borges  & Debora Gandini

Il racconto della corrispondente di Euronews, Anelise Borges dal confine tra Turchia e Siria

Ore di attesa. In mano solo qualche sachetto. Decine di siriani sono in attesa in uno dei valichi di frontiera che il regime siriano ha accettato di aprire per fare in modo che gli aiuti possano entrare in Siria e raggiungere alcune delle aree colpite dal terremoto della scorsa settimana.

Non entrano solo i convogli umanitari. Ci sono anche decine di famiglie siriane che aspettano di poter tornare nel loro paese d'origine.

Alcuni dicono di essere qui in Turchia da diversi anni, ma le loro case sono state distrutte. Un'altra tragedia. Molti affermano che la loro priorità in questo momento è tornare indietro e cercare di raggiungere i propri cari che potrebbero essere feriti o dispersi in questo disastro, desiderano vedere se c'è rimasto qualche cosa della loro vita prima del sisma.

Jamal come tanti altri dice di voler tornare in Siria perché i suoi parenti sono feriti". Ha 55 anni ed è di Idlib. Ci racconta che la sua città bella ma c'è la guerra.

Come la maggior parte delle persone al confine, Jamal ha lasciato la Siria per cercare una vita migliore in Turchia diversi anni fa.

Il terremoto della scorsa settimana ha distrutto anche quel poco che queste persone sono riuscite a ricostruire. Ora non resta che scegliere se restare in una zona disastrata o tornare in un paese in guerra.

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