Quattro anni controversi alla guida dell'istituzione bancaria che aiuta i Paesi in via di sviluppo, prima delle inattese dimissioni di ieri. David Malpass era celebre anche per alcune sue posizioni "trumpiane", come la negazione del cambiamento climatico
Il presidente della Banca Mondiale, l'americano David Malpass (66 anni), ha annunciato le sue dimissioni, a quasi un anno dalla scadenza del suo mandato.
Malpass non ha fornito ulteriori dettagli sui motivi del suo addio.
La Banca Mondiale "è fondamentalmente solida, finanziariamente sostenibile e ben posizionata per aumentare il suo impatto sullo sviluppo di fronte alle pressanti crisi globali", ha dichiarato Malpass, dopo la comunicazione del suo addio al board della Banca Mondiale, vedendo il suo passaggio di consegne come "un'opportunità per una transizione di leadership il più costruttiva possibile".
Gli anni della presidenza-Malpass, a partire dal 2019, sono stati piuttosto discussi e turbolenti.
Avendo prestato servizio, in precedenza, al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti durante l'Amministrazione-Trump, è stato criticato per la vicinanza alle posizioni estreme dell'ex presidente: ad esempio, per essere un negazionista del cambiamento climatico.
Malpass è noto anche per aver affermato di non sapere se i combustibili fossili fossero i veri responsabili del cambiamento climatico.
La Banca Mondiale, composta da 189 Paesi, ha come attività principale quella di prestare denaro ai Paesi in via di sviluppo per aiutare a ridurre la povertà.