La crisi tra Stoccolma e Ankara si allarga

La crisi tra Stoccolma e Ankara si allarga a un altro livello.
La protesta inscenata da un'attivista svedese di fronte all'ambasciata turca di Stoccolma, previa autorizzazione, non è piaciuta ai turchi della diaspora in Svezia.
Che sono scesi in piazza domenica per condannare Stoccolma .
Come ha dichiarato Ridvan Kaya, presidente della fondazione Ozgur-Der: "Ciò che vogliamo sottolineare è l'approvazione da parte del governo svedese di questa bassezza. Non possiamo accettarla, un attacco simile a qualsiasi fede è una provocazione diretta, e dando il proprio assenso la Svezia ha partecipato all'atto criminoso di Rasmus Paludan. Protestiamo contro questo".
Ieri l'attivista di destra Rasmus Paludan aveva bruciato il Corano di fronte all'ambasciata turca a Stoccolma, qualche giorno prima appeso a una forca un manichino che rappresentava il presidente Recep Tayyip Erdoğan.
Troppo per Ankara che ha immediatamente cancellato la visita del ministro degli Esteri svedese. Una visita cui Stoccolma teneva in modo particolare e con cui voleva spuntare diplomaticamente il no di Ankara all'ingresso della Svezia nella Nato.