Budapest saluta per sempre l'Ikarus 280

Il mitico Ikarus 280
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L'Ikarus 280, grande gioiello dell'industria automotive di epoca sovietica, fa la riverenza e va in pensione ma ha il suo posto nell'olimpo della storia della mobilità collettiva garantisce all'Ungheria un primato invidiabile

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Quasi tutti a Budapest riconoscono il rumore monotono del motore diesel e lo sbattare secco delle sue porte metalliche. Domenica 20 novembre 2022 ci sono state le ultime corse degli Ikarus 280 poiché la BKV (azienda dei trasporti della capitale magiara) ha ritirato dalla sua flotta i mitici autobus blu (dagli "occhioni" strampalati) dopo mezzo secolo di onorato servizio.

Uno spartano gioiello automotive di epoca sovietica

Ikarus 280 è stato un autoarticolato urbano e interurbano prodotto dalle fabbriche ungheresi Ikarus dal 1973 al 2002. Un modello che ha avuto un successo senza pari.  Risulta essere stato l'autobus articolato più prodotto al mondo ben 60.993 unità sfornate in 29 anni e senza particolari modifiche. La metà di questa produzione è stata esportata nell' URSS. La Ikarus ha comunque venduto in molti altri paesi come Polonia, Turchia, Cecoslovacchia, ma anche Cina, Venezuela, Tunisia, Iran, Tanzania. La sua filosofia era:  robustezza e affidabilità che spiegano la straordinaria longevità del mezzo. Peraltro il produttore avrebbe  dovuto sostituire questo modello alla fine degli anni '80 cosa che non fu possibile viste le notevoli difficoltà finanziarie per via dei ritardi nei pagamenti da parte dei clienti pubblici negli Stati del Comecon. Poi negli anni Novanta c'è stato il crollo degli ordinativi.

Simbolo dell'Ungheria

La Ikarus è un simbolo dell'Ungheria. Era una delle fabbriche di autobus più grandi d'Europa. Il deus ex-machina dell'impresa è stato il famoso ingegnere progettista László Finta che concepì il 280 nel 1967.Finta ricevette diversi riconoscimenti internazionali. In alcuni periodi  la Ikarus produsse fino a 13.000 autobus l'anno tanto da diventare il 4° più grande produttore al mondo della categoria. Gli Ikarus 280 potevano essere visti ovunque, dagli Stati Uniti al Kazakistan. Sono veicoli che hanno fatto la storia nonostante le loro spartane prestazioni ed un limitatore di velocità che consentiva a mala pena una velocità massima di 70 km/h.

Un lungo addio

Alcuni modelli Ikarus della flotta urbana di Budapest hanno fatto qualche giro in più per la capitale, in modo che i passeggeri potessero dire addio ai sedili in finta pelle sempre strappati e al rumore delle vetuste obliteratrici dei biglietti. Piazza Széll Kálmán si è riempita di fotografi che volevano catturare un'ultima volta i bus che hanno trasportato tutti i popoli del blocco sovietico e non solo quelli.

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