Conferenza sul clima Cop27 al giro di boa

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A Sharm el-Sheikh si lavora per trovare accordi significativi per frenare il cambiamento climatico e limitare l'aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius

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I paesi partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in corso fino al 18 novembre a Sharm el-Sheikh, in Egitto, sono impegnati a raggiungere accordi significativi per frenare il cambiamento climatico e limitare l'aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius (2,7 Fahrenheit) entro la fine del secolo.

"La presidenza farà in modo di favorire la discussione per colmare il divario tra nazioni sviluppate e in via di sviluppo"; ha assicurato la ministra egiziana dell'Ambiente Yasmine Fouad. "State certi che l’Egitto svolgerà il suo ruolo per colmare questo divario e portare vanti l’agenda, ma dipende da tutti noi", ha aggiunto.

Per la prima volta viene inoltre discussa la possibilità di una compensazione finanziaria per i paesi più colpiti dai cambiamenti climatici, spiega la ministra maldiviana dell’ambiente, Aminath Shauna.

"Ci sono state molte discussioni al riguardo; quando abbiamo iniziato, già il fatto di avere il punto all'ordine del giorno, è stato qualcosa che prima non si era mai verificato", ha affermato.

L'incontro di due settimane a Sharm el-Sheikh è iniziato con forti appelli da parte dei leader mondiali per maggiori sforzi volti a ridurre le emissioni di gas serra e aiutare le nazioni più povere ad affrontare il riscaldamento globale.

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