COP27, Usa: "La crisi climatica è globale, una questione esistenziale"

John Kerry alla COP27 a Sharm el-Sheikh
John Kerry alla COP27 a Sharm el-Sheikh Diritti d'autore Peter Dejong/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
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Di Euronews Agenzie:  AP
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John Kerry, inviato americano in Egitto, si è detto entusiasta delle iniziative prese durante la prima settimana del vertice

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Gli Stati Uniti sono "entusiasti" delle iniziative prese dai Paesi alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 (COP27). 

Lo ha dichiarato l'inviato di Washington per il clima John Kerry, durante il suo intervento a Sharm el-Sheikh, in Egitto: "La crisi climatica non è una questione bilaterale e tutti i Paesi dovrebbero venire ad aiutarci a risolvere una crisi globale, una questione esistenziale che coinvolge tutte le nazioni del mondo, compresa la nostra amica Cina. Dobbiamo fare in modo che questo accada e tutti insieme, uno accanto all'altro, vedremo dove andremo a finire".

Non sono mancate anche questo sabato le proteste fuori dalla sede della COP27. Decine di persone hanno manifestato per chiedere la fine dell'uso dei combustibili fossili e l'urgenza di sensibilizzare il continente africano sull'impatto dei cambiamenti climatici. Nei giorni scorsi diversi leader hanno chiesto alle nazioni più sviluppate di aiutare maggiormente i Paesi in via di sviluppo, nella transizione verso le energie rinnovabili.

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