Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Papa Francesco in Bahrain per rilanciare il dialogo ecumenico

Francesco in partenza
Francesco in partenza Diritti d'autore  Domenico Stinellis/AP
Diritti d'autore Domenico Stinellis/AP
Di euronews con Ansa
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Papa Francesco in Bahrain per rilanciare il dialogo ecumenico

PUBBLICITÀ

Alla vigilia del viaggio di papa Francesco in Bahrain, regno arabo del Golfo stretto alleato dell'Arabia Saudita, Amnesty international e una piattaforma di dissidenti del Bahrain in esilio hanno rivolto un appello congiunto al pontefice perché affronti durante il suo soggiorno a Manama la questione del rilascio dei prigionieri di coscienza e la fine della discriminazione dei membri della comunità musulmana sciita del paese.

Il Bahrain è retto dalla casa regnante dei Khalifa, musulmano sunniti, il cui governo è stato ripetutamente denunciato per le violazioni nei confronti degli sciiti nel paese, che costituiscono più della metà della popolazione.

Amnesty international e l'Organizzazione Americans for Human Rights and Democracy in Bahrein scrivono al Papa, riferendosi anche alla violenta repressione, sostenuta dall'Arabia Saudita, delle proteste popolari del 2011: "undici anni dopo la rivolta popolare che ha scosso il Bahrein, e con le fanfare delle successive riforme, i prigionieri di coscienza... rimangono dietro le sbarre e i diritti alla libertà di espressione, associazione e riunione continuano a essere repressi".

L'appello al papa prosegue: "a distanza di undici anni, le autorità bahreinite sono riuscite a eliminare ogni spazio per l'esercizio pacifico del diritto alla libertà di espressione e all'attivismo pacifico".

Il 12 novembre prossimo sono previste le elezioni parlamentari in Bahrain e gli attivisti denunciano la discriminazione anche politica nei confronti della comunità sciita locale.

"In occasione della Sua visita nel Paese - si conclude l'appello - e nel nome del rispetto e della difesa dei diritti umani, chiediamo il Suo intervento per sollevare con i Suoi interlocutori i casi dei prigionieri di coscienza nelle carceri bahreinite e di chiederne il rilascio immediato e incondizionato, insieme alla fine della sistematica discriminazione della comunità sciita".

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

"Non partecipi alla preghiera del venerdì?", Stato malese impone sanzioni severe

Madrid ordina alla città di Jumilla di revocare il divieto di incontri religiosi nei centri sportivi

Indonesia, tribunale islamico condanna due uomini alla fustigazione pubblica: accusati di atti omosessuali