Corea del Sud, incubo tifone Hinnamnor: case evacuate ma non basta

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Di Euronews

Il bilancio dei danni è subito tremendo: un disperso, Paese isolato, 14mila abitanti da mettere in salvo

Alle prime luci del giorno si è scatenata la tempesta: è andata via la luce, le abitazioni sono rimaste senza corrente, i residenti della costa meridionale che non sono riusciti a scappare sono stati invitati a restare a casa. Il  bilancio dei danni è subito tremendo in Corea del Sud.

Strade e negozi allagati, voli cancellati, scuole chiuse. Enormi onde e forti piogge portate dal tifone Hinnamnor, uno dei più potenti negli ultimi decenni: ha un raggio di 400 chilometri. E un giovane di 25 anni è scomparso dopo la caduta in un torrente, un incendio si è sviluppato all'interno di una acciaieria. Resta alto il rischio di inondazioni, frane e maremoti.

La nuova allerta meteo dopo che Seoul e le regioni vicine nelle scorse settimane erano state già colpite da temporali che avevano scatenato alluvioni improvvise e ucciso almeno 14 persone. Il primo ministro Han Duk-soo ha chiesto uno sforzo decisivo a mettere in salvo la gente che si trova nelle aree vulnerabili, senza nascondere i timori. Il pericolo si sta spostando, dal sud, verso nord-est, in direzione mare aperto. I venti hanno raggiunto una velocità massima di 155 chilometri all'ora. Secondo quanto si apprende dal ministero della Sicurezza, più di 3.400 persone nelle regioni meridionali sono state già costrette a lasciare le loro case ma altre 14.000 devono ancora farlo. Oltre 600 le scuole chiuse in tutto il Paese sempre più isolato: 250 voli cancellati, traghetti e pescherecci bloccati

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