Calorosa telefonata fra i ministri degli esteri cinese e iraniano

Telefonata Wang Yi - Hossein Amir-Abdollahian
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Il Ministro degli esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian e il suo omologo cinese Wang Yi concordano sulle incaute mosse degli Stati Uniti

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Fra le trasformazioni geopolitiche dell'estate 2022  non spicca solo il ritorno con forza del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan sulla ribalta occidentale, grazie alla sua vittoriosa "battaglia" del grano, come conseguenza della guerra in Ucraina. Mentre le acque attorno a Taiwan restano molto agitate il consigliere di Stato cinese nonché ministro degli Esteri Wang Yi sabato ha avuto una conversazione telefonica col ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian come fase successiva della telefonata già intercorsa fra i presidenti dei due rispettivi Paesi. 

La solidarietà iraniana alla Cina

L'Iran è pronto ad accordare il massimo consenso alle relazioni con la Cina incrementando scambi di alto livello e per avanzare nel processo globale di cooperazione tra i due paesi asiatici. Teheran appaggia la politica della Cina unica e condanna "le mosse insensate degli Stati Uniti" sulla questione di Taiwan con l'avventurosa visita della Speaker del parlamento statunitense Nabcy Pelosi a Taiwan.

La crisi internazionale come opportunità per Teheran

In questo momento lo Stato islamico sciita non gode di un forte sostegno popolare (anche per una situazione interna irta di difficoltà) mentre il confronto con l'occidente ha pesato in modo importante sulla sua economia; tutto ciò lo rende più vulnerabile, costringendolo a cercarsi alleati in grado di sostenerlo. La Russia di Putin, che le sanzioni europee hanno tentato di isolare, rappresenta il principale fornitore di tecnologie militari verso l’Iran il quale, per garantirsi un adeguato sostegno internazionale, paga un caro prezzo sul piano economico e pur essendo un grande produttore di gas non ha la minima intenzione di contrariare Mosca favorendo un eventuale sbocco delle sue risorse sul mercato internazionale, qualora potesse realmente tornare in gioco.

Le armonie Teheran-Pechino

Wang ha affermato che la conversazione telefonica tra i due capi di stato non molto tempo fa ha fornito un'importante guida strategica per lo sviluppo della prossima fase delle relazioni tra i due paesi, aggiungendo che la Cina è disposta a lavorare con la parte iraniana per fornire risultati più solidi dell'accordo globale, cioè il piano di cooperazione tra i due paesi. 

 Alla Repubblica popolare cinese l’Iran garantisce una buona parte del suo petrolio in cambio di beni e servizi, non di denaro. A seguito delle sanzioni occidentali, negli ultimi anni i rapporti economici si sono intensificati. L’avvicinamento tra i due paesi deriva dalla loro comune visione strategica nell’area mediorientale e soprattutto da un reciproco interesse economico.

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