Nel suo secondo viaggio all'estero dall'invasione russa dell'Ucraina, Putin si è recato a Teheran martedi per un incontro con il presidente iraniano Ebrahim Raisi e con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan
Nel suo secondo viaggio all'estero dall'invasione russa dell'Ucraina, e a pochi a pochi giorni dal viaggio del presidente USA Joe Biden in Medio Oriente, con le tappe in Israele e Arabia Saudita (ovvero i due rivali regionali dell’Iran), Putin si è recato a Teheran martedi, per un incontro con il presidente iraniano Ebrahim Raisi e con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
In cima all'agenda, questioni urgenti come il conflitto in Siria, Mosca e Teheran sostengono il regine di al-Assad mentre la Turchia le milizie di opposizione. Il vertice era programmato nel formato Astana, per contrastare il terrorismo e cercare una soluzione politica in Siria.
Sul tavolo anche la proposta, sostenuta dalle Nazioni Unite, di un corridio che consenta la ripresa delle esportazioni di grano ucraino per alleviare la crisi alimentare globale. Circa 20 milioni di tonnellate di grano si trovano nei silos bloccati del porto di Odessa.
Mentre l'Occidente impone sanzioni alla Russia Putin sta cercando di rafforzare i legami con Teheran, un altro bersaglio delle severe sanzioni statunitensi e un potenziale partner militare e commerciale.