Italia, tutte le ipotesi sulla crisi di governo

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Di Debora Gandini
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Questo mercoledì il Premier italiano riferisce alle Camere. Le sue dimissioni sono state respinte dal Capo dello Stato Mattarella

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Ormai ci siamo. Mercoledì è il giorno della verità. Il giorno in cui il premier Mario Draghi si presenterà prima al Senato, poi alla Camera, per le comunicazioni sulla crisi di governo innescata dall’ala dura del M5S

Le dimissioni presentate dal premier italiano sono state respinte dal Capo dello stato e ora ci sarà il voto di fiducia. Quali scenari si potrebbero aprire? Queste le ipotesi del Professore Gaetano Azzariti della Sapienza di Roma.

“ Se dopo il discorso, alle Camere, del presidente del Consiglio Draghi, dopo il dibattito parlamentare, si dovesse raggiungere una nuova pace tra tutti i partiti che sostengono l'attuale governo, allora l’esecutivo potrà continuare, non come se nulla fosse, ma con un nuovo slancio. Questa è la prima ipotesi, la migliore per il governo, ma forse non la più probabile. La seconda ipotesi è che questa sintesi evidentemente non venga raggiunta, ma si chiariscano le ragioni dei dissensi, ed è proprio questo lo scopo del dibattito parlamentare, a questo punto è probabile che le dimissioni del governo vengano confermate. La palla tornerebbe quindi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dovrà decidere se sciogliere direttamente il Parlamento o fare ulteriori tentativi per trovare un nuovo governo. Quest'ultima ipotesi di un nuovo governo è improbabile, ma sarà comunque il Capo dello Stato a decidere cosa da fare."

La data in caso di elezioni

In caso di elezioni gli interrogativi restano parecchi. A partire dalla data del voto in un momento delicatissimo per la crisi internazionale in corso.

"Se Draghi dovesse dimettersi e confermare le sue dimissioni il Capo dello Stato accelererebbe di molto l’iter ed è prevedibile che se i tempi siano davvero rapidi e quindi si potrebbe andare a votare a inizio ottobre, probabilmente domenica 2 ottobre,” fa notare il Costituzionalista Azzariti.

All’interno dei Cinque Stelle si consuma lo scontro tra Conte e i governisti, dopo la scissione operata da Luigi Di Mario poche settimane fa. Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, prosegue la sua legittima opposizione e continua a chiedere il voto anticipato mentre nel Partito Democratico si tenta la via della mediazione. **Matteo Salvini,**leader della Lega, e Silvio Berlusconi hanno annunciato di non essere più disposti a governare con i Cinque Stelle. Per l’Italia, secondo le agenzie di rating, questa crisi potrebbe pesare e non poco sul risanamento del bilancio e sull’economia in generale.

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