Eccezionale scoperta a Pampagnola, i carabinieri scoprono un relitto mai censito

I sommozzatori portano a bordo i reperti rinvenuti
I sommozzatori portano a bordo i reperti rinvenuti Diritti d'autore carabinieri
Di euronews
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Un relitto parzialmente interrato a 5 metri di profondità scoperto dai carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale nell'alto Adriatico.

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 I Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine hanno individuato un'imbarcazione di epoca romana mai censita prima incorrispondenza dell'isola gradese di Pampagnola. Una scoperta di eccezionale importanza storica per l’area dell’alto Adriatico. La scoperta è avvenuta nel corso di un' operazione di monitoraggio di un vasto specchio d’acqua alla Foce del Timavo.

La scoperta

Il relitto si trova ad una profondità di circa 5 metri e risulta in maggior parte interrato. La porzione di scafo oggi visibile ha una lunghezza pari a mt. 12,20, ma, considerata la conformazione del legno esposto potrebbe risultare di estensione almeno doppia e larghezza stimata non inferiore a 8 metri.  Sono state rinvenute anche due anfore acefale risalenti al I secolo a.C., e un collo di brocca e uno di anfora risalenti al II-III secolo d.C. e  un bossolo di proiettile  risalente alla Seconda Guerra Mondiale, quasi sicuramente da ricondurre alle contraeree del complesso industriale monfalconese dei Cantieri Riuniti dell’Alto Adriatico e vari laterizi risalenti al ‘800-‘900.

I manufatti archeologici recuperati sono stati affidati alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia per procedere alle operazioni di desalinizzazione, pulizia, catalogazione e restauro. Il relitto sarà oggetto di future indagini archeologiche .

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