Robot a spasso sul vulcano siciliano. Test in vista della prossima missione di NASA ed ESA

Robot sull'Etna
Robot sull'Etna   -  Diritti d'autore  screenshot video
Di Debora Gandini

Il vulcano ha somiglianze somiglianze geologiche con la Luna. I paesaggi sono lavici e la superficie è granulare

L’Etna come Marte o la Luna. Sulla sabbia del vulcano più grande d’Europa da qualche giorno si aggirano dei robot telecomandati.

Insieme a loro scienziati e ricercatori della NASA, dellESA e dell’Agenzia spaziale tedesca sono impegnati in un’ iniziativa che ha come scopo quello di testare operazioni e tecnologie necessarie a recuperare campioni lunari e riportarli sul nostro pianeta. 

I test si svolgono a un’altezza di 2.600 metri e in un’are di 500 metri quadri. L’Etna è stato scelto per le sue somiglianze geologiche con la Luna. I paesaggi del vulcano siciliano sono lavici e la superficie è granulare.

Questi due robot con le ruote sono stati realizzati per essere autonomi e sapersi muovere senza essere guidati da mano umana. Un terzo rover di forma più allungata, simile ad un serpente, ha il compito di esplorare i tunnel di lava. Alla squadra si è da poco unito anche un quarto rover che è stato realizzato dall’Agenzia spaziale europea. Questo è molto più grande rispetto agli altri e potrà essere guidato dalla Terra.

La prossima missione

I ricercatori del progetto guadano alla prossima missione sulla Luna prevista, per il 2024, salvo complicazioni. La pandemia, carenza di microchip e di altri materiali potrebbero far slittare il progetto al 2025.

L’uso dei robot servirà non solo per esplorare il satellite della Terra ma anche per supportare gli astronauti in missione. L’idea è quella di inviare prima i rover per costruire una base e poi inviare gli astronauti.

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