Il parco nazionale di Doñana in Spagna a rischio per l'agricoltura intensiva

Il Parco Nazionale di Doñana è un'area protetta nella Spagna sud-occidentale, con una biodiversità unica in Europa, che racchiude una grande varietà di ecosistemi e specie animali. Una ricchezza minacciata dall'agricoltura intensiva, soprattutto di fragole, che drena le riserve idriche della regione.
Juan Romero è rappresentante dell'associazione "Save Doñana", che denuncia lo sfruttamento idrico - anche illegale - del parco.
"Lo sfruttamento eccessivo delle acque sotterranee sta distruggendo gli aquitrini di Doñana - spiega - Abbiamo bisogno di cambiamenti radicali, che mettano fine allo sfruttamento eccessivo delle acque sotterranee. I pozzi illegali vanno chiusi dall'amministrazione. Dobbiamo smettere di estrarre così tanta acqua e limitare le estrazioni, almeno dimezzandole. "
Scontro con gli agricoltori
I coltivatori dell'Andalusia naturalmente sono contrari a qualsiasi limitazione della loro attività. Manuel Delgado, portavoce dell'Associazione degli agricoltori della Porta di Doñana, spiega:
"L'agricoltura ha bisogno di acqua. Noi nel municipio di Almonte possediamo 4.200 ettari di terreno. Se riduciamo la superficie a metà, dovremo ridurre anche la coltivazione a metà, perderemo oltre duemila ettari di terreno. È un'autentica rovina".
Dalla loro parte si è schierato Vox, partito di estrema destra che nella provincia è guidato da Rafael Segovia, un medico che nega l'esistenza di un problema ambientale.
"A Huelva non c'è un problema idrico - dice - è una bugia, un problema che è stato inventato. Doñana non è in pericolo se facciamo queste opere. Il problema ha una soluzione immediata, che è quella di trasferire l'acqua dal fiume El Chansa (un fiume) al Condado. Un'operazione molto semplice".
Soluzione a breve termine
Juanjo Carmona, coordinatore Wwf Doñana, obietta: "Questa soluzione ha i giorni contati perché nei periodi di siccità, l'acqua manca ovunque. Il cambiamento climatico è già qui e prosciuga le nostre riserve idriche, anche quelle che sembrano abbondanti. Quindi il modello di Doñana va ripensato da zero".
Grazie alla sua vicinanza all'Africa, il parco di Doñana è un punto d'appoggio per le migrazioni di uccelli con una grande apertura alare, come le aquile e i nibbi, che qui si riposano e cacciano, in preparazione dei loro grandi viaggi verso l'Africa occidentale. Tutto questo potrebbe essere a rischio.