Il ministro degli esteri russo è andato in vista al presidente algerino Abdelmadjid Tebboune per rafforzare la collaborazione nei settori dell'energia Mosca e Algeri
Martedì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov si è recato in Algeria, paese storicamente alleato di Mosca nonché rilevante produttore di gas. Algeri si è astenuta quando l'Assemblea dell'ONU ha approvato a larga maggioranza la richiesta dell'immediato ritiro della Russia dall'Ucraina. L'Algeria è fra i principali esportatori di gas, fornisce circa l'11% del gas di cui ha bisogno l'Europa, rispetto al 47% di quello consumato in Europa che giunge dalla Russia. Oltre ad incontrare il suo omologo algerino Lavrov ha avuto modo d'intrattenersi col presidente Presidente Abdelmadjid Tebboune.
La storia di una lunga fedeltà
"Oggi confermiamo il reciproco interesse nel preparare un nuovo documento strategico fra i nostri governi che segnerà il passaggio della cooperazione a un livello superiore - ha esordito il capo della diplomazia russa - Molte aziende russe sono interessate a creare e implementare progetti congiunti insieme a partner algerini in settori come quelli dell'energia, delle risorse minerarie, della ricerca, la farmaceutica". Intanto Italia, Spagna e altri paesi membri dell'Unione Europea hanno guardato all'Algeria per ridurre la loro dipendenza dal petrolio e dal gas russi. Ma l'Algeria, ansiosa di consolidare la sua alleanza di lunga data con la Russia, ha più volte sottolineato di non avere la capacità di soddisfare questa domanda a breve termine. Interrogato sulle forniture di gas dall'Algeria, Lavrov ha affermato che Russia, Algeria e altri esportatori di gas "credono che si debba rispettare gli accordi già raggiunti".
Una collaborazione che vale 3 miliardi di dollari
Il leader della diplomazia russa ha affermato che il commercio tra i due paesi ha raggiunto i 3 miliardi di dollari l'anno scorso, nonostante la pandemia. Lavrov ha aggiunto che le due parti hanno parlato di "rafforzare la cooperazione militare e tecnica". La sua visita è la prima da gennaio 2019 e arriva quando i due paesi celebrano il 60° anniversario dall'avvio delle loro relazioni diplomatiche. Lavrov ha anche deposto una corona di fiori in un memoriale per i combattenti uccisi nella guerra di indipendenza dell'Algeria.
La confisca dei beni russi in Europa
Interrogato su quanto dichiarato dall'alto rappresentante diplomatico dell'Unione europea in relazione al congelamento delle riserve valutarie russe, che potrebbero essere sequestrate per finanziare la ricostruzione dell'Ucraina nel dopoguerra, Lavrov ha denunciato "un furto che non si cerca nemmeno di nascondere". Josep Borrell aveva avanzato questo suggerimento in un'intervista al Financial Times pubblicata lunedì 9 maggio 2022.