Irlanda del Nord, vittoria storica dello Sinn Féin

Michelle O'Neill, capofila dello Sinn Fein in Irlanda del Nord.
Michelle O'Neill, capofila dello Sinn Fein in Irlanda del Nord. Diritti d'autore Peter Morrison/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews
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Per il momento non ci saranno cambiamenti costituzionali per quanto riguarda l'unificazione con l'Irlanda.

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Una nuova era si apre in Irlanda del Nord, dove lo Sinn Fein diventa per la prima volta il primo partito in Parlamento. La sua capofila Michelle O'Neill ha ora i numeri per diventare premier.

Ma per il momento non ci saranno cambiamenti costituzionali per quanto riguarda l'unificazione con l'Irlanda, caposaldo della politica dello Sinn Fein negli ultimi decenni. 

Dobbiamo avere una dicussione sana sul nostro futuro, per decidere cosa è meglio per noi.
Michelle O'Neill
Sinn Fein

"Le persone che sono per l'unificazione lotteranno per questo. Invito tutti quelli che non sono d'accordo a partecipare al dibattito nazionale", ha detto Michelle O'Neill, aprendo la discussione sul futuro del Paese. "Dobbiamo avere una dicussione sana sul nostro futuro, per decidere cosa è meglio per noi", ha concluso O'Neill. In campagna elettorale, il Sinn Fein si è concentrato sui temi del potere d'acquisto, sulla demografia declinante dell'Irlanda del Nord e sulle conseguenze della Brexit. "Voglio rimettere i soldi nei portafogli della gente. Voglio investire sul sistema sanitario. E voglio costruire un futuro migliore per tutti", ha scritto Michelle O'Neill sul suo account Twitter dopo la conferma della vittoria del suo partito.

Il Dup, grande sconfitto

Il grande sconfitto di queste elezioni è il Dup (Partito unionista democratico), formazione protestante che vuole rimanere parte della Gran Bretagna. Il Dup paga le divisioni interne e  le conseguenze della Brexit, particolarmente pesanti in questo territorio di confine. Il leader del Dup, Jeffrey Donaldson, ha subito riconosciuto la sconfitta, imputandola alla frammentazione del partito. La sconfitta "è una grande lezione per noi", ha dichiarato Donaldson. "Le divisioni interne tra gli unionisti non ci danno più seggi in Parlamento, ecco la realtà". 

La sconfitta è una grande lezione per noi.
Jeffrey Donaldson
Leader del DUP

Una sconfitta particolarmente cocente per il Dup, che per la prima volta dovrà ricoprire il ruolo di vice nel governo, dato che i rapporti di forza sono ormai invertiti nella complicata alleanza tra opposti che amministra l'Irlanda del nord sin dalla pace del Venerdi Santo del 1998.

Il Partito dell'Alleanza conquista 17 seggi

L'altro grande vincitore di queste elezioni però il centrista Partito dell'Alleanza, che non si identifica nè nel campo nazionalista nè in quello unionista, e che ha conquistato un importante numero di seggi. Una tendenza che, secondo Dublino, dimostra la voglia degli Irlandesi del Nord di rifiutare gli schieramenti netti che hanno diviso il territorio negli ultimi decenni. 

"Vediamo emergere un gruppo sempre più importante di persone che non vogliono essere definite dalla religione, dall'etnia o dall'identità nazionale", ha infatti sottolineato il vice premier della Repubblica d'Irlanda Leo Varadkar. "Questo è davvero incoraggiante e ci fornisce un'opportunità per costruire una nuova Irlanda del Nord nel futuro", ha dichiarato l'ex-Primo ministro dell'Eire, senza però mostrare segni di apertura verso un'Irlanda unita in un orizzonte breve.

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