Gas, luce, petrolio, benzina. Aumenti vertiginosi. I proprietari di case nell'Irlanda del Nord hanno registrato i maggiori rincari dall'inizio della guerra in Ucraina. Il reportage del nostro corrispondente Ken Murray
Il costo dell’energia non sta risparmiando nessuno paese. Dall’invasione russa in Ucraina il prezzo del petrolio è aumentato vertiginosamente. I proprietari di case nell'Irlanda del Nord hanno registrato i maggiori aumenti in Europa per il riscaldamento domestico, (gasolio, gas ed elettricità). Rincari di oltre il 35% nelle ultime quattro settimane.
Kevin Murphy è un pensionato. Vive nella contea di Armagh e da quando è scoppiata la guerra è molto preoccupato anche per le conseguenze economiche. A giorni alterni controlla il serbatoio dell’auto e pensa alla prossima bolletta del riscaldamento.
Bollette e prezzi di gas e elettricità sempre più cari. In Irlanda del Nord in un mese c’è stato un aumentato del 35 per cento. Senza un limite di prezzo in questa parte del Regno Unito, i proprietari di case a Belfast sono sul piede di guerra. C’è chi ci fa notare che ormai è tutto caro, il costo della vita sta aumentando, anche l'inflazione è un fattore determinante. Le persone con i redditi più bassi saranno sicuramente le più colpite".
"Quando si tratta di Irlanda del Nord è sempre la stessa cosa. Dobbiamo sempre pagare di più a prescindere. L'aumento del gasolio è assolutamente ridicolo e il governo dovrebbe aiutarci", dichiara una signora.
Appelli per calmierare i prezzi dell'energia
Intanto crescono gli appelli al governo britannico per affrontare la crisi. "Ci sono una serie di misure che Westminster potrebbe adottare anche a livello locale, ci fa notare Andrew Muir esponente del Partito dell'Alleanza dell'Irlanda del Nord. La dichiarazione di primavera del governo britannico della scorsa settimana è stato una delusione. Ci sono misure che il Cancelliere dello Scacchiere avrebbe potuto intraprendere come l'abolizione dell'aumento dei contributi previdenziali nazionali in linea con l'attuale tasso di inflazione."
"A livello locale ci sono 300 milioni di sterline che non si possono toccare perché il Partito Unionista Democratico è uscito dal Parlamento locale, prosegue Muir. Si deve puntare sul sostegno alle persone qui in Irlanda del Nord. Ci devono essere dei limiti di prezzo sul petrolio. Del resto alcune norme sono in vigore in Gran Bretagna e devono essere adottate anche qui.”
Il tasso di crescita del costo del riscaldamento domestico potrebbe non fermarsi. C’è poi chi si consolano pensando che con l’ora legale il consumo nei prossimi mesi sarà più basso. Se non si farà nulla per affrontare l'aumento del costo dell'energia, molti proprietari di case sempre più in difficoltà finanziarie dovranno alcune decisioni drastiche prima del prossimo inverno.