Il miliardario britannico, fondatore del gruppo Virgin, chiede più impegno ai Paesi occidentali per aiutare l'Ucraina
Un'idea molto semplice, per risolvere un problema davvero complesso: la dipendenza energetica di molti Paesi europei dalla Russia, che condiziona pesantemente le scelte dei rispettivi governi.
Un limite di velocità a 16 chilometri orari
La proposta è di Richard Branson, miliardario britannico fondatore del gruppo Virgin, che la espone in un'intervista a Euronews.
"Se i paesi che aderiscono all'Agenzia Internazionale per l'Energia imponessero un limite di velocità di 16 chilometri orari a tutti i veicoli, ci sarebbe abbastanza petrolio per compensare gli acquisti dalla Russia della Germania e di altri paesi in Europa".
Armi per Kiev
Secondo il businessman dal patrimonio stimato di oltre quattro miliardi di dollari, la comunità internazionale deve aiutare l'Ucraina ad affrontare l'aggressione russa: ai Paesi occidentali spetta il compito di aumentare gli aiuti militari a Kiev e ridurre le fonti di finanziamento per il governo di Mosca.
"Penso che non sia il momento della neutralità, che l'invasione russa sia ingiustificata e inaccettabile... i governi devono aumentare urgentemente gli aiuti militari e inviare le armi che l'Ucraina sta chiedendo. E poi serve che i Paesi smettano di finanziare la Russia comprando petrolio, gas e carbone".
Ma se l'embargo al carbone è già stato concordato dagli Stati dell'Unione europea, quello totale all'energia russaresta argomento di acceso dibattito. Molti governi non sembrano disposti a fermare le forniture, spaventati dalle previsioni per le proprie economie. Germania, Austria e Ungheria sono i principali oppositori di questa misura, che continua a dividere l'Europa.