Russia isolata ma la risoluzione all'ONU non passa. La Cina si astiene

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Diritti d'autore Seth Wenig/Associated Press
Di Debora Gandini
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La risoluzione che chiedeva a Mosca di fermare subito le operazioni militari ha ottenuto undici voti a favore, Tre Paesi si sono astenuti (Cina, India ed Emirati Arabi Uniti)

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Mosca resta isolata ma il Consiglio di Sicurezza dell’Onu non riesce ad essere compatto. Come era previsto la Russia ha posto il veto sulla risoluzione che deplora l’invasione in Ucraina e chiede di fermare immediatamente le operazioni militari.

La Cina si è astenuta mentre l’India, dopo vari tentennamenti, si è accodata a Pechino. Stessa decisone per gli Emirati Arabi Uniti. La diplomazia statunitense è riuscita a convincere la Cina ammorbidendo il testo anche se l’ambasciatrice americana presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha fatto notare di questa di è una guerra voluta dalla Russia che ha scelto di invadere un paese confinante.

La risoluzione riaffermava la sovranità dell'Ucraina ma la parola 'condanna' è stata sostituita da 'deplora' ed è stato anche cancellato un riferimento al capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite, che consente ai membri di intraprendere un'azione militare per ristabilire la pace.

La Russia, che attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza, probabilmente dovrà sostenere un voto simile anche di fronte l'Assemblea generale dell'Onu, formata da tutti i 193 Paesi membri. Siccome in quel caso non avrà il potere di veto, è molto probabile che dinanzi all'Assemblea la risoluzione riesca a passare con ampio margine.

Una situazione simile a quella del 2014 per il voto di condanna per l'annessione della Crimea, condanna che fu sostenuta dal voto di 100 Paesi. Anche in quel caso Mosca pose il veto in Consiglio di Sicurezza: 13 Paesi votarono la condanna e la Cina si astenne.

La condanna di Antonio Guterres

Dura la condanna espressa dal Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, secondo il quale le Nazioni Unite sono nate durante una guerra per mettere fine a una guerra ma oggi quell'obiettivo non è stato raggiunto. Non dobbiamo arrenderci ha detto sottolineando che si deve dare un'altra possibilità alla pace. I soldati devono tornare nelle loro caserme. I leader devono tornare sulla strada del dialogo”.

Pace. Una parola che è risuonata più volte nella stanze del Palazzo di Vetro. Dopo la votazione la maggior parte dei membri del Consiglio di sicurezza si è riunito con la bandiera ucraina nella sala dopo campeggia un arazzo con la riproduzione di Guernica di Pablo Picasso. Il capolavoro considerato il manifesto e il dipinto per eccellenza contro la guerra.

Risorse addizionali per questo articolo • Agenzie internazionali

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