La missione umana congiunta europeo-giapponese è solo il secondo rilevamento di Mercurio, il pianeta meno esplorato del sistema solare interno
Un veicolo spaziale europeo-giapponese ha trasmesso alcune delle migliori foto ravvicinate del polo nord di Mercurio, nell'ambito della seconda missione umana sul pianeta più interno del nostro sistema solare.
Il robot esploratore BepiColombo - una joint venture tra Europa e Giappone - si è avvicinato fino a 295 chilometri sopra il lato notturno di Mercurio prima di passare direttamente sopra il polo nord del pianeta.
L'Agenzia spaziale europea (Esa) ha pubblicato le straordinarie istantanee, che mostrano i crateri permanentemente in ombra sulla sommità del pianeta meno esplorato del sistema solare interno.
Le telecamere hanno catturato anche le viste delle pianure vulcaniche vicine e illuminate dal sole e del più grande cratere da impatto di Mercurio, che si estende per oltre 1.500 chilometri.
Questo è stato il sesto e ultimo flyby di Mercurio per la sonda BepiColombo dal suo lancio nel 2018, una manovra che aiuterà la sonda a entrare in orbita intorno a Mercurio alla fine del prossimo anno.
Nonostante Mercurio sia il pianeta più vicino al Sole, i crateri raffigurati sono tra i luoghi più freddi del sistema solare. Le prove suggeriscono che sono pieni di acqua ghiacciata, uno dei misteri chiave che la missione spera di svelare una volta in orbita.
La navicella contiene due orbiter, uno per l'Europa e l'altro per il Giappone, che gireranno intorno ai poli del pianeta.
La navicella prende il nome da Giuseppe "Bepi" Colombo, un matematico italiano del XX secolo che negli anni '70 contribuì alla missione Mariner 10 della Nasa su Mercurio e, due decenni più tardi, al progetto di satellite legato dell'Agenzia spaziale italiana che volò sulle navette spaziali statunitensi.