La Camera ha detto sì alla manovra finanziaria, che porta in dote 32 miliardi di euro, destinati a imprese e famiglie
La manovra finanziaria è legge, licenziata dalla Camera dei Deputati con 355 sì e 45 no.
Quasi un passaggio formale dopo il voto di fiducia, chiesto dal Governo, che ha blindato il provvedimento. Un iter veloce dopo l'approvazione al Senato, che ha fatto storcere il naso a molti deputati per l'indebolimento delle prerogative del Parlamento.
Nella stagione pandemica la manovra espansiva porta in dote 32 miliardi, destinati a imprese e famiglie, in pieno stile "whatever it takes".
Il prelievo fiscale sarà meno invasivo. La nuova Irpef sarà a 4 aliquote, fissate al 23%, 25%, 35%, 43%. Vengono riscritte anche le detrazioni, con una clausola salva-bonus 100 euro per i redditi bassi.
I lavoratori dipendenti, con redditi fino a 35mila euro all’anno potranno beneficiare, in via eccezionale, di uno sconto dei contributi previdenziali.
L'Irap sarà cancellata per 835mila autonomi.
Oltre al taglio delle tasse, la finanziaria propone altri interventi a largo raggio, da Quota 102 all'Ape social allargato sino a Opzione donna. Con uno sguardo all'attesa riforma delle pensioni, al pacchetto ammortizzatori sociali, al rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, rivisto e corretto per evitare abusi.
Il caro bollette sarà ammortizzato grazie alla possibilità di pagare in 10 rate, da gennaio ad aprile.
Sul fronte giovani, c'è la proroga dello sconto sul mutuo per gli under 36, ma anche lo sconto per l'affitto per i giovani under 31. Come nella migliore tradizione delle leggi omnibus, la finanziaria prevede una serie di interventi molto diversi su crisi Covid, transizione verde, scuola, sport.
La crisi sanitaria è affrontata in manovra con un cospicuo pacchetto anti-pandemia: tra gli interventi, un fondo per il turismo, lo spettacolo e le auto, pari a 150 milioni di euro; nuovi stanziamenti per cure e vaccini (anticipati poi alle spese 2021) e per la struttura del commissario Figliuolo.