E' il terzo voto dell'anno e cresce la pressione sui partiti perché trovino una maggioranza di governo; si vota anche per il presidente: l'uscente vero la riconferma
Urne aperte in Bulgaria per le elezioni presidenziali e politiche. 6,5 milioni di elettori sono chiamati a votare in piena quarta ondata di Covid-19, col Paese impoverito e provato. E' il terzo voto dell'anno, con il timore del contagio e il disamore per una politica che non riesce a formare un governo, è forte l'incognita sull'affluenza.
C'è il rischio che anche stavolta i partiti non trovino un accordo per formare un esecutivo, com'è già successo ai voti di aprile e luglio, ma certo il terzo fallimento in un anno sarebbe un'onta tale da disamorare anche gli elettori più ligi al dovere del voto nonché i bulgari che sono scesi in piazza per mesi contro l' ex primo ministro Boiko Borisov chiedendo un cambiamento che non è arrivato.
Proprio Borisov, ricandidato, è dato oltre il 20 per cento con "Gerb 'Cittadini per uno sviluppo europeo della Bulgaria'", è tornato a essere il primo partito nelle intenzioni di voto. Gerb resta isolato e una sua probabile vittoria difficilmente si tradurrà in una concreta possibilità di tornare al governo.
Le elezioni di aprile avevano di fatto decretato il tramonto del suo decennale dominio; nelle cosultazioni di luglio era emerso Slavi Trifonov, cantante, showman e animatore del movimento populista “C'è un popolo così”, che non è stato però capace di tradurre il capitale politico ottenuto dalle elezioni in un'alleanza con gli altri partiti della protesta formando una coalizione di governo.
"Continuiamo il cambiamento" al centro di un'eventuale coalizione di governo
Le altre principali forze politiche, dai socialisti alla destra liberale, sembrano mantenere le posizioni raggiunte nell'ultima tornata elettorale.
Il neo nato partito centrista "Continuiamo il cambiamento", raccoglie sempre più alleanze e il voto è un atteso test per la formazione guidata dall'ex ministro dell'economia Kiril Petkov e dall'ex ministro alle finanze Asen Vasilev.
Terzo dovrebbe posizioniarsi il partito socialista guidato da Kornelia Ninova. Comunque vada il tetris per la formazione di un nuovo governo è complesso ma un nuovo fallimento e la prospettiva di un quarto voto nello stesso anno, sarebbe inaccettabile per buona parte del corpo elettorale.
Il presidente uscente e ricandidato Rumen Radev, dovrebbe conquistarsi un nuovo mandato al secondo turno. Durante le proteste di piazza contro l'ex primo ministro ha sempre sostenuto il popolo.