In Russia il primo deserto europeo prodotto dal cambiamento climatico

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Diritti d'autore ASSOCIATED PRESS/ZAAN ONLINE
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Repubblica meridionale russa di Kalmykia: il deserto avanza. Il fenomeno è legato al cambiamento climatico e all'impatto della zootecnia nella regione

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Una distesa di sabbia che si perde a vista d'occhio attraverso la steppa della repubblica meridionale russa di Kalmykia.

Il primo deserto d'Europa, secondo gli esperti.

Svetlana Khenkeeva, esperta di gestione delle terre aride, raccoglie il terreno e ispeziona gli arbusti piantati dalla sua squadra nel tentativo di fermare la diffusione delle dune che circondano la città di Bergin, popolata da poche centinaia di persone.

"Una volta qui c'erano delle sabbie aperte - dice Khenkeeva - Ora gli arbusti di Calligonum piantati hanno fatto il loro lavoro, hanno fermato il movimento delle sabbie. Questo focolaio di desertificazione avrebbe coperto totalmente di sabbia il villaggio di Bergin in pochi anni. Si può dire che abbiamo salvato il villaggio dall'essere coperto di sabbia".

In considerazione delle latitudini settentrionali, i ricercatori sostengono che le temperature in Russia stanno aumentando al doppio della media globale. Bergin è un esempio di paese in via di estinzione, minacciato dal cambiamento climatico. Un fenomeno che si manifesta, seppure in maniera diversa, dall'Artico settentrionale alla fascia agricola meridionale.

Dice Alexander Kladiev, esperto di suolo e desertificazione: "Il problema della desertificazione è davvero grande a causa degli ultimi due anni, che sono stati siccitosi, e a causa del pascolo eccessivo, al di là di ogni regola. Soprattutto, i pascoli non stanno ringiovanendo".

Due priorità, la prima è immediata: salvaguardare la zootecnia locale; l'altra è immediata e urgente: fermare l'erosione del territorio legata all'impatto del bestiame in una regione che affronta un processo di desertificazione.

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