Tra Macron e Ocse: la "missione francese" di Antony Blinken, Segretario di Stato Usa

Un paio di buoni motivi per essere a Parigi, per Antony Blinken.
Potrebbe essere in missione speciale per ricucire le relazioni con la Francia e con il presidente Macron (anche se c'è già stata una telefonata "di pace" con Biden) dopo il recente accordo di sicurezza Aukus (e i sottomarini francesi "sfumati"...), ma il Segretario di Stato americano Antony Blinken (59 anni) è a Parigi anche per convincere i paesi più sviluppati del mondo a contrastare le disuguaglianze.
Alla riunione dell'OCSE, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (che celebra quest'anno i suoi 60 anni), Blinken ha dichiarato che Covid e cambiamento climatico stanno allargando il divario tra paesi ricchi e paesi poveri, ed è necessario agire.
Dichiara Blinken:
"Per decenni, i nostri paesi membri hanno misurato il successo economico principalmente in termini di aumento del PIL (Prodotto Interno Lordo) e dei mercati azionari, il che non riflette la realtà di milioni di famiglie che lavorano. Invece, la nostra crescita senza precedenti si è spesso accompagnata a una crescente disuguaglianza".
Quasi 140 paesi sono coinvolti nei colloqui finali dell'OCSE sulle misure per fermare le imprese che trasferiscono i loro profitti nei paradisi fiscali.
Si sta andando verso un accordo globale sulla tassazione delle multinazionali: l'accordo prevede un'aliquota del 15% dell'imposta sulle società.
Per venerdì è attesa la dichiarazione finale da parte dell'OCSE, dichiarazione che è già stata definita "storica".