Profilo della cancelliera tedesca
Dallo scatto con i compagni di classe per le Olimpiadi di matematica del 1971, alla foto del 1989 alla summer school di chimica in Polonia in cui sorride accanto al (futuro) marito Joachim Sauer. Da pupilla di Helmut Kohl a "madre" della Germania, Angela Merkel saluterà il suo Paese domenica dopo 16 anni di governo.
Fu Helmut Kohl ad assegnarle il primo incarico ministeriale dando impulso alla sua carriera. Dopo la sconfitta di Kohl alle elezioni del 1998, Merkel viene nominata segretario generale della CDU e nel 2000 presidente. Con la sua elezione alla Cancelleria nel 2005, segna la fine della carriera dell'allora cancelliere Gerhard Schröder.
Le relazioni con gli Stati Uniti sono tese. Nel 2013, con Obama, scoppia lo scandalo dello spionaggio della National Security Agency. E con Trump va peggio. Il presidente degli Stati Uniti le nega una stretta di mano una volta e la ignora molte altre come in una riunione del G7 in cui è l'unico leader a rifiutarsi di firmare una dichiarazione congiunta proposta da Merkel per evitare una guerra commerciale.
La sua popolarità in patria tocca uno dei punti più bassi durante la crisi migratoria, fortemente osteggiata dall'estrema destra. La gestione della pandemia di coronavirus invece viene ampiamente applaudita. Il governo tedesco mette a punto misure immediate per salvare l'economia, misure che non ci si sarebbe aspettati dalla “cancelliera dell'austerità".
La prima cancelliera donna nella storia della Repubblica federale tedesca, la cancelliera “venuta dall’Est” è stata incoronata dalla rivista Forbes "donna più potente al mondo", ma per milioni di tedeschi è e resterà sempre semplicemente “Mutti”, la madre della Germania.