In Norvegia vince la sinistra che archivia la politica liberale dell'ex premier Solberg

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Di euronews
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Vince la sinistra in Norvegia dopo 8 anni di potere conservatore basato sullo sfruttamento di gas e petrolio il nuovo o governo opterà per scelte più ambientaliste

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Dopo 8 anni di ininterrotto governo conservatore, la Norvegia svolta a sinistra. Il partito laburista e i suoi alleati (i socialisti di sinistra e un partito centrista), incassano una netta maggioranza nelle elezioni di domenica (104 seggi contro 64 della coalizione sconfitta della destra), a seguito di una campagna dominata dalla discussione sulle politiche ambientali e il futuro dello sfruttamento di gas e petrolio nel paese.

Jonas Gahr Støre, leader del Partito Laburista, nel raduno dopo lo spoglio delle schede, ha ringraziato gli elettori per il sostegno: "Quindi è ormai chiaro che il popolo norvegese vuole una società più giusta. Grazie mille a tutti coloro che hanno contribuito a questo e hanno votato per il cambiamento".

La signora del gas e del petrolio esce di scena

Il primo ministro uscente Erna Solberg ha ammesso la sconfitta ancor prima della diffusione dei dati definitivi dopo che il suo partito e i relativi alleati hanno perso un'altissima percentuale di voti, e con essi la maggioranza. A causa della sua lunga permanenza in carica e delle sue convinzioni nel neoliberismo economico Solberg era stata è soprannominata "Iron Erna". Aveva ampliato lo sfruttamento petrolifero lungo le coste norvegesi riducendo allo stesso tempo le tasse. La Norvegia, che non fa parte dell'Unione europea, è il primo produttore continentale di petrolio e il terzo esportatore mondiale di gas.

Confermati i pronostici della vigilia

Al voto, che alla fine ha confermato tutti i pronostici di sconfitta della destra,  si era arrivati dopo una campagna elettorale polarizzata sulle questioni del cambiamento climatico e delle politiche per la protezione ambientale. 

Secondo molti osservatori le scelte politiche del prossimo governo avranno un forte impatto sul settore primario dell'energia e un importante risvolto ecologista anche in considerazione degli alleati con i quali i laburisti vano al potere. Tuttavia stando ai dati la vittoria dei laburisti sembra abbastanza confortevole tanto da non richiedere l'eventuale appoggio dei comunisti.

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