Marocco, islamisti dimissionari dopo il successo elettorale di Akhannouch

Dopo la bruciante sconfitta alle elezioni legislative per mano del facoltoso leader dei liberali di centro-destra del raggruppamento nazionale degli indipendenti (Rni), Aziz Akhannouch, gli islamisti del Pjd, partito della giustizia e dello sviluppo, al governo del Marocco dal 2011, hanno annunciato le loro dimissioni collettive.
Dalle urne arriva un risultato inedito per l'area: gli islamisti ottengono solo 12 seggi contro i 125 della precedente legislatura.
"Si è trattato di un voto punitivo - dice Fouad Moussaoui, professore universitario - i marocchini non dimenticano mai e a loro piace che il partito mantenga la parola data, quello che i partiti possono fare o meno non dovrebbe essere detto ai marocchini, non si dovrebbe sfruttare l'analfabetismo di alcuni cittadini, i marocchini sono molto consapevoli".
Trionfano, come detto, i liberali, che con 97 deputati, uniti agli 82 del Pam, partito dell'autenticità e della modernità, guideranno la nuova coalizione di governo.
Il Marocco vieta i sondaggi d'opinione elettorali, quindi il risultato era stato particolarmente difficile da prevedere.
Slimane Amrani, vice segretario generale del Pjd, ha affermato che il partito considera i risultati "incomprensibili e illogici".