Fronte del fuoco: brucia il bacino del Mediterraneo

L’Unione europea brucia a un ritmo doppio rispetto agli anni scorsi: lo rivela l'European forest fire information system della Commissione.
Triste primato dell'Italia per numero di roghi e seconda per estensione della superficie bruciata.
In fumo oltre 120.000 ettari dal 1° gennaio a oggi.
Ancora incendi in Spagna
Anche la Spagna brucia: i 500 residenti della cittadina di Azuébar - nella provincia orientale di Castellón - sono stati evacuati perché le fiamme hanno minacciato le case.
I Vigili del Fuoco si sono disposti sul perimetro dell'abitato per evitare l'avanzamento del fuoco.
Circa 50 uomini dell'Unità Militare di Emergenza hanno coadiuvato i Vigili per la lotta all'incendio. Dalle prime ore del mattino, 12 mezzi aerei hanno lavorato sulla zona. Il Centro di coordinamento delle emergenze della regione di Valencia ha chiesto di evitare di guidare lungo le strade vicine all'incendio.
Circa 100 Vigili del Fuoco hanno lavorato durante la notte per domare l'incendio nella provincia spagnola di Tarragona. Costretti all'evacuazione circa 30 campeggiatori.
In Africa Marocco e Algeria in fiamme
Oltre il mare, in Marocco, un incendio è divampato nella foresta della regione di Chefchaouen.
Il timore è che il rogo possa guadagnare ulteriore terreno a causa del vento e delle temperature torride.
Secondo fonti locali, l'incendio è scoppiato a Jabal al-Sakani, conosciuto localmente come "Suna". Non si conosce ancora l'origine del rogo.
In Algeria è un paesaggio lunare quello lasciato dalle fiamme che hanno devastato Tizi Ouzou: distese di cenere, scheletri di alberi anneriti, carcasse di macchine. Nei giorni scorsi 12mila sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni per sfuggire alla furia del fuoco.