Comunità LGBT, in Germania 100 chiese organizzano benedizioni pubbliche

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Nella città di Colonia, striscioni arcobaleno svettano con orgoglio davanti alla chiesa di Sant'Ignazio

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Nella città di Colonia, in Germania, questi striscioni arcobaleno, simbolo della comunità LGBT, svettano con orgoglio davanti alla chiesa di San Pancrazio.

È una delle 100 chiese che hanno organizzato benedizioni pubbliche delle unioni dello stesso sesso in tutto il Paese, lo scorso maggio.

Karin e sua moglie sono state benedette qui, grazie al capo sacerdote della chiesa.

"È stata semplicemente una grande gioia - dice - un grande passo lontano dalla forte discriminazione di Roma, che ci ha detto di no e si è rifiutata di benedirci".

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"Lei è l'uomo che ha autorizzato queste benedizioni nella sua chiesa: qual è la sua motivazione?", chiede Valerie Gauriat.

"Quando ero bambino - dice padre WOLFGANG FEY - c'era il papà, la mamma, il bambino, e quella era una famiglia.

È molto diverso ora: puoi avere due papà, due mamme, genitori single, famiglie allergate, occorre adattarci alla vita di oggi e vivere con la gente".

Sfidando il Vaticano, le benedizioni sono state solo una delle espressioni di un crescente movimento di cattolici liberali che vogliono riformare la Chiesa cattolica tedesca, scossa da clamorosi scandali di pedofilia.

In seguito agli abusi, migliaia di seguaci hanno abbandonato la Chiesa cattolica e non vogliono più pagare la tassa obbligatoria per i fedeli registrati in Germania.

Come Christina, che è venuta a cancellare l'adesione presso il tribunale distrettuale di Colonia.

"Non è più accettabile per me - afferma - la Chiesa non riceverà più alcun sostegno o denaro dalla sottoscritta".

Allarmata dalla crescente disaffezione dei fedeli, una parte della gerarchia ecclesiastica tedesca chiede una riforma dell'istituzionee della sua dottrina.

"C'è la questione della parità di diritti per le donne - dice KLAUS PFEFFER, VICARIO GENERALE della DIOCESI DI ESSEN - e la domanda su come affrontare il fatto che abbiamo sempre meno sacerdoti.

Senza contare le coppie dello stesso sesso o le persone omosessuali, cui viene detto che il modo in cui vivono in realtà è peccato, è doloroso e offensivo.

Dobbiamo cambiarlo: la nostra Chiesa rischia di andare in pezzi se non riusciamo a tenere insieme le diverse correnti, e anche le diverse visioni".

Temi che sono al centro del cosiddetto cammino sinodale, un dibattito inedito avviato dalla conferenza episcopale e dai cattolici tedeschi.

Le conclusioni sono attese nel 2022: per saperne di più, occhio al reportage completo di questa settimana su Unreported Europe.

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