Francia: la paura del fascismo

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Di euronews e ansa
Francia: la paura del fascismo
Diritti d'autore  AFP

La paura tangibile dell'ascesa dell'estrema destra ha spinto in tutta la Francia 37.000 persone, di cui 9000 a Parigi, ad andare in piazza. La "Marcia delle libertà" è stata sabato un momento di incontro per gli attivisti di tutti i settori che a un anno e mezzo dalla crisi sanitaria sentono il bisogno di contarsi. In testa, fra gli altri,  Jean-Luc Mélenchon, leader della France Insumise.

A Parigi il concentramento c'è stato a Place de Clichy con un corteo che si è allungato fino a Place de la République, al Boulevard Magenta. Poco dopo le 14:00, Jean-Luc Mélenchon ha ricevuto della farina sul viso. Parlando di atto "vile" che "avrebbe potuto andare peggio", il leader de La France Insoumise ha denunciato "grande tensione" e ha parlato di "una soglia che è stata varcata".

Una settimana fa, Mélenchon ha suscitato polemiche affermando di prevedere "un grave incidente o un assassinio" nel corso dell'ultima settimana di campagna per le presidenziali, fra un anno, un avvenimento "che è già scritto", aveva aggiunto. Le reazioni unanimi dei politici erano state molto negative. Poco dopo l'incidente, l'"infarinatore" si è presentato davanti a taccuini e telecamere definendosi come "sovranista": "non credo al dibattito", ha aggiunto, definendosi "molto innervosito". Il suo sarebbe stato un "gesto di contestazione, come se ne fanno tanti". Secondo un portavoce dei giovani del partito di Mélenchon, si tratterebbe di un "militante di estrema destra".

La marcia liberatoria

Per i militanti di sinistra c'è rabbia e preoccupazione soprattutto nel constatare la mancanza di una vera alternativa a sinistra mentre lo spettro politico a Marine Le Pen aleggia sulle imminenti  elezioni presidenziali del 2022.

Ma secondo Jordan Bardella, vicepresidente del Raduno Nazionale, "France Insoumise cerca di innescare un controfuoco" con questa iniziativa, dopo le controverse dichiarazioni del suo capo Jean-Luc Mélenchon che collegano il terrorismo e le elezioni presidenziali. CGT, FSU, il Syndicat de la magistrature o l'UNEF dalla parte sindacale, la Lega per i diritti umani, Cimade, Oxfam o anche Attac dalla parte delle ONG, Giovani per il clima e Francia ambiente naturale per i difensori del clima, tutti partiti di sinistra: in tutto sono state rappresentate più di 100 organizzazioni.

"Questo è il punto di partenza, spero, di una mobilitazione non solo contro le organizzazioni di estrema destra, ma contro le idee di estrema destra": ha spiegato l'ex candidato all'inizio della manifestazione alle elezioni presidenziali Benoît Hamon.