Dal Cts nuove disposizioni, che chiedono lo stop del siero anglo-svedese per gli under 60. Chi ha già avuto una prima dose, riceverà la seconda di Pfizer o Moderna
"La possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un'invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare le vaccinazioni, e quindi evitare più morti".
Così il presidente della Liguria Giovanni Toti invita a "non fare sciacallaggio" sulla morte della 18enne ligure Camilla Canepa, avvenuta in seguito all'inoculazione di una dose di vaccino Astrazeneca.
Canepa aveva ricevuto il vaccino lo scorso 25 maggio, nel corso di uno degli Open-day organizzati in tutta Italia, durante i quali cittadini maggiorenni che ancora non abbiano una prenotazione, o il cui appuntamento sia fissato magari troppo in là nel tempo, possono sottoporsi volontariamente alla procedura di immunizzazione: soltanto a Torino, lo scorso 2 giugno, i seimila posti disponibili per il successivo weekend sono stati prenotati nell'arco di pochi minuti.
Lasciapassare per l'estate
Proprio tra i giovanissimi questi eventi hanno incontrato un grande successo: le cronache degli ultimi giorni parlano di centinaia di ragazzi, spesso accompagnati dai genitori, rimasti in fila a volte per ore negli hub vaccinali per poter avere ciascuno la propria dose.
E sulle ragioni che, a fronte di un rischio infinitamente più basso di ospedalizzazione e decesso, possano spingere un adolescente a sottoporsi volontariamente al vaccino, sono le parole degli stessi amici di Canepa a risultare paradigmatiche: "stava preparando gli esami di maturità - ha raccontato al Corriere della Sera suo compagno di classe - ma già pensava a trascorrere un'estate libera".
Stop all'uso di AstraZeneca per gli under 60
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha indiato che "il vaccino Astrazeneca è fortemente raccomandato per gli over 60, mentre chi ha meno di sessant'anni e ha già fatto una dose del siero a vettore virale farà la seconda con Pfizer o Moderna". Poco dopo il commissario straordinario del piano vaccini Francesco Paolo Figliuolo ha annunciato che il vaccino anglo-svedese "sarà usato solo per gli over 60".
Polemica
E da sciogliere, però, resta anche il nodo delle responsabilità. Se il governatore della Liguria Toti le rimpalla integralmente ai "massimi organi tecnico-scientifici", anche il governo punta il dito nella stessa direzione.
Secondo l'esecutivo, la formula eccessivamente vaga con cui il siero anglo-svedese è stato raccomandato "preferenzialmente" agli over 60, avrebbe lasciato un'eccessiva discrezionalità a regioni ed enti locali, che nelle giornate a prenotazione libera hanno finito per somministrarlo anche laddove il rapporto costi-benefici avrebbe suggerito maggiore prudenza.
A fine aprile, uno studio dell'Ema aveva in effetti messo nero su bianco come, tra i giovani, i rischi legati all'inoculazione di AstraZeneca superassero i possibili benefici. Tra gli under 30, infatti, a fronte di un tasso di mortalità da Coronavirus prossimo allo zero, il numero di eventi trombotici successivi all'assunzione risultava - con 1,9 casi ogni 100mila pazienti - decisamente più alto che nelle fasce d'età successive.
Proprio le giovani donne, come del resto lo era Camilla Canepa, erano risultate, nei dati statistici raccolti dall'Ema, le più colpite da eventi trombotici successivi al vaccino.
Al momento, comunque, per la morte della 18enne ligure - i cui organi sono stati donati come da volontà della ragazza - manca una correlazione univoca tra l'uso del vaccino e la trombosi che, a qualche giorno dall'inoculazione, l'aveva fatta cadere in coma per diversi giorni, prima di spirare