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Tra le star dell'Eurovision Song Contest tre ex rifugiati

Tra le star dell'Eurovision Song Contest tre ex rifugiati
Diritti d'autore  Peter Dejong/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Sul palco della finalissima i cantanti Manizha per la Russia e Tusse per la Svezia. Alla semifinale l'esibizione del ballerino Ahmad per l'Olanda

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Tra gli artisti dell’Eurovision Song Contest 2021 ci sono anche tre ex rifugiati divenuti star della musica e della danza. Manizha Sangin e Tousin "Tusse" Chiza sono protagonisti della finalissima, mentre Ahmad Joudeh si è esibito durante l'intervallo della seconda semifinale il 20 maggio.

Con il rap femminista di “Russian Woman”, la cantautrice 29enne originaria del Tagikistan fuggita in Russia nel 1994 si è attirata le ire dei conservatori di Mosca. Ambasciatrice dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, Manizha lotta per i loro diritti: "È davvero importante parlarne perché abbiamo così tanti rifugiati intorno a noi e dobbiamo sostenerli. Penso di essere una brava rifugiata, aiuto molto il mio Paese e lo amo, e che ci sia bisogno di maggior attenzione nei loro confronti, di maggior apprezzamento".

Gran finale del Festival europeo della canzone anche per Tusse, 19enne originario della Repubblica democratica del Congo a cui è stato concesso asilo in Svezia - nazione che rappresenta al contest - dopo aver trascorso tre anni in un campo profughi in Uganda.

"La mia canzone parla di speranza, forza e perseveranza, di credere in se stessi", dice a proposito del suo brano intitolato "Voices", proprio perché "le voci di tutti contano, dovrebbero essere ascoltate e meritano di essere ascoltate".

Ahmad, infine, è un ballerino siriano naturalizzato olandese. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati si augura che l’evento aiuti a "unire le persone in un sentimento di inclusione in questi tempi difficili".

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