Musica, il vinile cresce del 121% e sorpassa il cd sul mercato: il calo dei Compact Disc pari al 6%
Chi se ne importa se tutta la musica è disponibile in streaming: l'indiscutibile bellezza vintage delle copertine, il gesto romantico della puntina che si posa sul solco, il leggero fruscio iniziale non hanno prezzo. O meglio, il prezzo ce l'hanno e ha fatto schizzare il volume d'affari del vinile che, nei primi mesi del 2021, secondo i dati Deloitte, è tornato a superare il cd in Italia per la prima volta dal 1991.
Nel primo trimestre, seppure di poco, il vinile, cresciuto del 121% rispetto allo stesso periodo del 2020, ha generato maggiori ricavi rispetto al cd, in calo del 6%.
Lo streaming - con circa l'80% del fatturato - ha dunque preso la mira e colpito a morte il formato Compact Disc, meno rock, meno pasionario, meno caldo rispetto all'indimenticabile 33 o 45 giri.
Il meccanismo innescato dalla musica in rete è duplice: gli utenti scoprono nuovi artisti su piattaforme come Spotify e Apple Music, per poi correre nei negozi di dischi e acquistare il vinile, a volte l’intera discografia degli artisti su 33 giri.
Nel complesso, nel primo trimestre il mercato italiano è cresciuto del 18,8%. Ancora forte l'affermazione dei ricavi da abbonamenti ai servizi streaming, saliti del 37%.