C'è chi è stanco, ma anche chi spera che queste misure restrittive permettano di accelerare con le vaccinazioni e di tornare presto a una vita (semi) normale
Parigi si prepara a richiudere. Quasi 21 milioni di francesi tornano in lockdown dalla mezzanotte di questo venerdì e per almeno quattro settimane, dopo che il governo ha annunciato misure più restrittive per 16 dipartimenti, tra cui quello della capitale.
Nelle aree coinvolte, le scuole rimarranno aperte ma gli istituti superiori saranno limitati a metà della capienza massima. I negozi non essenziali dovranno chiudere, mentre le librerie potranno rimanere aperte. Si potrà camminare o fare sport senza limiti di tempo all'aperto, ma dotati di autocertificazione e in un raggio massimo di 10 chilometri dalla propria abitazione.
A livello nazionale, la Francia sposterà il coprifuoco dalle 18 alle 19 con l'arrivo dell'ora legale.
Citando uno studio dell'Institut Pasteur nell'annunciare le nuove misure, il primo ministro Jean Castex ha indicato come il 29% dei casi di contagio si sono verificati al lavoro. Metà di queste nuove infezioni sono causate da asintomatici che non sanno di essere positivi.
Castex ha chiesto alle aziende di far lavorare da casa i propri dipendenti, quando possibile, almeno quattro giorni su cinque.
Il primo ministro francese ha sottolineato che la situazione è peggiorata considerevolmente nel paese, con la variante inglese che ora rappresenta quasi il 75% dei casi.
Sempre più giovani, senza patologie pregresse, vengono ricoverati in terapia intensiva per periodi di tempo più lunghi, ha aggiunto Castex. L'accelerazione del virus, ha detto, fa pensare che sia arrivata una "terza ondata".
Ricordiamo che la Francia sta per toccare quota 100mila morti, con un paio di settimane di ritardo rispetto all'Italia.
Le reazioni da Parigi
Nel'Île-de-France, polmone economico e regione più densamente popolata del Paese, si reagisce con rassegnazione, ma anche con speranza. "Più che altro ci chiediamo 'ma quando finirà tutto questo? Tra un anno avremo trovato una via d'uscita? O saremo all'ottavo lockdown? È questo che mi spaventa", dice una giovane parigina. "Se questo riconfinamento permetterà poi di passare a qualcos'altro, di passare a uno stadio superiore...", spiega un'altra donna. "S approfitteremo di questo mese per vaccinare, per preparare il post, allora è una buona cosa. Neanche noi sapevamo come avremmo fatto a uscire da questo coprifuoco infinito delle 18... Quindi se il lockdown permette il passaggio a uno stadio successivo, sì, allora può essere una buona cosa".
Macron ha temporeggiato prima di decidere di chiudere la regione più importante del Paese, ma ormai non si poteva più aspettare. L'Île-de-Franceè il nuovo epicentro della terza ondata della pandemia, ripartita in quarta negli ultimi giorni.
Quasi 35mila nuovi casi di Covid-19 questo giovedì, più di 30mila per il secondo giorno consecutivo. La pressione sui servizi di rianimazione è alle stelle, con 4.246 pazienti attualmente in terapia intensiva (mai così tanti da fine novembre). Più di un quarto sono ricoverati nell'Île-de-France.
Ricordiamo che la Francia ha disposto un coprifuoco di dodici ore da gennaio, con inizio alle 18.
In tutto il paese, la percentuale di persone in terapia intensiva rispetto al numero di letti originariamente disponibili è di circa l'83%. Nella regione Île-de-France è al 101%, indica l'applicazione Tous Anti Covid, l'equivalente di Immuni in Italia.
Il governo ha intensificato le vaccinazioni anti-Covid nella capitale ma la strategia vaccinale è stata criticata per l'eccessiva lentezza burocratica iniziale. Finora, 5,5 milioni di persone nel paese hanno ricevuto la prima dose, ovvero l'8,3% della popolazione totale. Entro l'estate, la Francia spera di vaccinare 30 milioni di persone.