Fioriscono i qui pro quo con la fine del periodo di transizione post-brexit e il ritorno della dogana: alcune compagnie aeree hanno impedito a britannici residenti in Spagna in possesso della carta verde NIE di rientrare a casa
La prova del nove si avrà questo lunedì quando, passate le feste, si avrà il polso della situazione alla rediviva dogana tra Gran Bretagna e Unione europea. Già questo weekend, però, qualcosa è andato storto. Tanti britannici residenti in Spagna non sono potuti tornare a casa pur essendo in possesso di un documento (la carta verde spagnola NIE col numero identificativo dello straniero e l'identificativo di residenza). Tra questi Patricia Moody, 69, britannica residente ad Almeria: "Siamo arrivati qui all'aeroporto e ci hanno detto che non potevamo volare perché la carta di residenza non è valida...Ma noi stiamo andando a casa, casa nostra è in Spagna e mio marito ha bisogno urgente di cure".
La carta verde spagnola doveva bastare ad imbarcarsi, e invece...
All'ambasciata britannica in Spagna, bombardata di lamentele e telefonate, lo stupore è stato grande quando hanno saputo che Iberia e British Airways nel Regno Unito rifiutavano l'imbarco a tanti britannici residenti a Madrid o in altre città, muniti di carta verde spagnola. "Hanno detto di non capire: la carta verde spagnola doveva bastare per viaggiare", racconta Kristian, britannico residente a Madrid, anche lui bloccato all'aeroporto londinese di Heathrow.
Tutto sarebbe dovuto continuare com'era fino al 31 dicembre, insomma, fino alla fine del periodo di transizione post-brexit, invece fioriscono i qui pro quo e le incomprensioni. Tra poche ore lo spettro più temuto: le file alla dogana di Calais e Dover, con difficoltà nei rifornimenti di prodotti freschi che tanti britannici ritengono inevitabile.